Timbuctù (Mali)

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view post Posted on 6/1/2007, 10:19


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Timbuctù

La città di Timbuctù è un’antica città del Mali, situata a circa 15 km a nord del fiume Niger, al centro delle rotte carovaniere che attraversavano il Sahara, collegando l'Africa occidentale con il Mediterraneo. Oro, avorio e schiavi venivano scambiati con sale e convogliati verso i mercati europei e mediorientali..

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Timbuctù fu fondata dai Tuareg verso il 1100, come campo, per la vicinanza con il fiume Niger. Le carovane iniziarono presto a trasportare sale dalle miniere del Sahara, da commerciare con oro e schiavi trasportati dal sud per via fluviale. Raggiunse il suo massimo splendore intorno al XV-XVI sec., quando divenne il polo culturale del mondo arabo e così ricca d'oro da essere considerata una specie di Eldorado del tempo. In quell’epoca Timbuctù contava più di 100.000 abitanti, oggidì ne conta a malapena 30.000. La città odierna, pur non godendo delle ricchezze materiali di un tempo, conserva una piccola parte delle ricchezze culturali dell'epoca, compresi manoscritti del XIII secolo e opere di Avicenna, conservati nell’antichissima biblioteca.
A Timbuctù si trovano tre tra le più antiche moschee del mondo: la moschea di Djingareiber, risalente al 1325 in bancò, la moschea Sidi Yaya e la moschea di Sankoré, nota anche come università di Sankorè, la più celebre scuola cranica, edificata nel XVI secolo.
L'architettura caratteristica di Timbuctù è contraddistinta dalle moschee di fango, che si dice che abbiano ispirato Antonio Gaudí. Lo stile architettonico che si ritrova a Timbuctù è stato fortemente ispirato dallo stile della moschea Djingareiber.
Le case sono generalmente costruite in pietra calcarea, chiamata al horr oppure di fango. Le case hanno una corte interna, un tetto a terrazza e finestre piccole che assicurano una ventilazione naturale, mentre gli spessi muri isolano gli ambienti interni dal calore. Le costruzioni sono abbellite da dettagli originali, come le porte intagliate e chiodate e i tipici forni per il pane appoggiati ai muri delle case.
Il deserto, che per i secoli ha portato la ricchezza alla città, ora porta soltanto sabbia, trasportata dal vento secco, il harmattan, che minaccia di soffocare la città e i suoi monumenti. La città è continuamente messa in pericolo dall’inesorabile avanzata della sabbia, che ha distrutto la vegetazione, ridotto le risorse idriche e ha danneggiato gravemente gli edifici storici della città.
Timbuctù è stata dichiarata Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO ed è stata proposta come una delle sette meraviglie moderne.
Dice un proverbio islamico africano: “Il sale viene dal nord, l’oro dal sud, ma la parola di Dio ed i tesori di saggezza vengono da Timbuctù”.
 
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