Grotte di Yungang (Cina)

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view post Posted on 27/8/2006, 14:04


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Grotte di Yungang

Le grotte di Yungang si trovano vicino alla città di Datong nella provincia cinese di Shanxi, alla base dei monti Wuzhou. Questi spettacolari templi-grotta, che si estendono per oltre un chilometro, sono uno dei più importanti esempi di arte buddista. Tutto il luogo comprende 252 grotte, molte delle quali riccamente decorate con più di 51.000 statue e statuette del Buddha. Nel 2001, le grotte di Yungang sono state dichiarate Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.

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La maggior parte delle grotte di Yungang fu scavata tra il 460 e il 494, quando Datong era la capitale della dinastia dei Wei settentrionali. Successivamente la capitale fu trasferita a Luoyang e gli scavi proseguirono a Longmen. Si stima che le grotte di Yungang furono scavate nelle pareti di arenaria da circa 40.000 lavoratori, sotto la guida di artisti esperti.
Alcune delle grotte sono delle semplici stanze contenenti una statua di Buddha, altre invece sono dei veri e propri templi, adornate da pareti riccamente scolpite e decorate. I temi delle sculture riguardano la vita di Buddha e le parabole buddiste, ma in alcune grotte si ritrovano anche gli dei induisti, Vishnù e Shiva.
 
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view post Posted on 13/4/2008, 09:07


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Ho incluso questa meta tra i siti da visitare nel mio prossimo viaggio. Posto qui ancora qualche informazione e qualche foto trovata in rete.

« Sebbene le sculture di Yungang siano i prototipi dell’arte Buddista cinese, esse non hanno ,tuttavia,nulla di arcaico;svelte e armoniose,penetrate da un senso religioso intenso, sono al tempo stesso un debutto e un apogeo »
E.Chavannes - Sinologo che studiò il sito nel 1907 e fu il primo a fotografarlo.

tratto da Wikipedia
L’arida regione dello Shanxi si trova a un centinaio di km ad ovest di Pechino. Capoluogo di questa erumna regione è Datong (un tempo chiamata Pingcheng) che fu capitale dei re barbari di origine turca Tuoba (chiamati in Cina re di Wei) dal 440 fino al trasferimento del centro di potere a Luoyang nel 493. A una ventina di km da Datong ,a stagliare il riarso paesaggio ,si erge il monte Wuzhou ;la cui parete di roccia del versante Sud ,a partire dal 415 (prima fase ad opera dei fedeli) ma soprattutto dal 453(col patrocinio del sovrano) , fu “bucherellata ” da più di duecento grotte.Il progetto richiese 50 anni e un esercito di 40.000 addetti ai lavori per la sua realizzazione. Queste caverne , dall’epoca dei Wei settentrionali (368-534) custodirono , segregate nel loro ventre ,nelle 1000 nicchie ,numerosi esemplari di statue buddiste (si parla di 51.000 statue) . Soltanto poco più di una cinquantina di cave sono sopravvissute al sabbioso vento del nord e all’avidità dei predatori d’arte.Tutelate dalla Repubblica Popolare Cinese fin dal 1949 ,nel 2001 il complesso delle grotte di Yungang ( così chiamato dall’epoca Ming ,viene tradotto come “cresta delle nubi”o “collina delle nuvole”) , è entrato nell’elenco dei patrimoni dell’umanità tutelati dall’UNESCO essendo innanzitutto uno dei migliori esempi di architettura scavata nella roccia in Cina , ma anche l’opera principale della prima arte rupestre buddista cinese e il luogo in cui si fusero ,riscuotendo molto successo,i simboli buddisti dell’arte asiatica centrale e meridionale con le tradizioni culturali cinesi.

Le Grotte di Yungang
Le grotte si susseguono per circa 1km da est a ovest lungo la falesia arenaria del monte e vengono suddivise in 3 principali gruppi numerati consecutivamente e separati da 2 gole scavate sulla fronte della parete rocciosa: Il primo gruppo annovera le 4 grotte orientali (n°1-4) il secondo le 9 grotte centrali (n°5-13) il terzo le quaranta grotte

Grotte occidentali (n°14-53)
Si presume che le architetture fossero realizzate sia per intaglio nella pietra sia in legno,purtroppo il tempo ha impedito agli antichi templi di legno ,addossati alle falesie, di conservarsi. Così che il primitivo mistero che doveva avvolgere questo luogo nel tempo in cui i fedeli estasiati dalla sontuosità degli ornamenti ,degli oggetti liturgici ,dei drappi ,delle sete e di chissà quali meraviglie oggi scomparse , praticavano il culto ; Viene precluso all’attuale visitatore che si trova innanzi alla nudità della pietra e dell’argilla esposta alla crudezza della luce.

L’Austerità del primo periodo
Delle prime sculture (del 415 ) non rimane nulla,senza dubbio a causa della persecuzione buddista durata dal 446 al 447 voluta dall’imperatore Wu (che regnò dal 424 al 451) sollecitato dai Confuciani ,che godevano di un discreto prestigio presso la corte impegnata nel tentativo di sinizzazione della propria cultura e delle proprie genti. Le più antiche cave oggi superstiti sono le 5 “grotte di Tan Yao” (n°16-20) del 453 .La storia narra che fu proprio questo monaco il beniamino che fece riavviare e diresse i lavori del sito di Yungang presentando il progetto come un’opera di espiazione per il nuovo imperatore ,tormentato dal senso di colpa causato della persecuzione buddista attuata dal suo predecessore.Queste grotte dalla pianta a “U” rovesciata racchiudono al centro un enorme statua simbolo della gloria del Buddha ma anche dell’autorità politica.Come dimostra il Buddha della grotta 20 i cui lineamenti rievocano i tratti del viso dell’imperatore Xiaowen .Questa statua è il Buddha più rappresentativo delle grotte di Yungang.

Il grande Buddha Amithaba della grotta 20
Questo colossale Buddha ,alto 13.5 metri, seduto all’indiana ha le caratteristiche di un abbozzo un po’ logoro data la semplicità con cui le figure sono scolpite ; il corpo massiccio , le forme possenti ( come le spalle ampie o il petto gonfio) e arrotondate sono liberati da ogni sensualità ;tuttavia è la semplicità di questo aspetto globoso a conferire la dolcezza ,la letizia e la serenità che risponde particolarmente alla sensibilità di un occidentale portato individuare analogie con la nostra scultura gotica; umana e dal gusto fiorito. Inoltre il volto pieno dai tratti netti :le labbra sottili , il naso alto ;la giustezza delle proporzioni (tralasciando i lobi forse un po’ troppo allungati )e la forza espressiva del sorriso non possono non esprimere energia e forza. Dinnanzi la statua si percepisce chiaramente la potenza protettrice e la carità che emana. La veste monastica è aderente ma non copre la spalla destra e parte del vigoroso petto.Le mani raccolte sul grembo suggeriscono la pratica meditativa. Questa scultura in arenaria insieme al Buddha della grotta 18 si appresta perfettamente a riferire il modello classico di scultura di Yungang fortemente debitrice ai modelli centro-asiatici,indiani e anche ellenistici. Si presume che in seguito ai vari spostamenti di popolazioni avvenuti in quell’epoca di disordini politici e sociali ,artigiani scultori che avevano prestato servizio a Dunhuang ( complesso rupestre collocato sulla via della Seta, ospitò la prima comunità buddista sul suolo della Cina che riuniva monaci e credenti dell’Asia centrale e dal V ° secolo custodisce l’arte rupestre qui sviluppata in 10 secoli) lavorarono al complesso di Yungang. Ma nonostante questi notevoli apporti V.Elisseèf nota come la tradizione cinese seppe perpetuarsi infondendo elementi a lei propri e peculiari, come l’espressione del viso,che ereditò dalla fisionomia dall’arte degli Han, e si contrappose alla sterile acquisizione dello stile gandhariano centrato nella pura beltà formale ,freddamente inespressivo ma lo seppe integrare in un Buddismo che andava divenendo sinizzato. Anche l’attegiamento meditativo dei corpi emana una spiritualità spesso sconosciuta all’arte di Gandhara.I maestri artigiani dei Wei del Nord resero il Buddha un’immagine davvero purificata,lontana dagli umani tormenti e vicissitudini,attraverso quella caratteristica discrezione cinese che trova la più evidente manifestazione nei delicati sorrisi.

L’esuberanza del secondo periodo
Le grotte più tarde ,costruite dal 471 al 493,presentano una pianta rettangolare ,spesso sono fornite di un porticato lavorato a immagine delle strutture lignee dell’epoca.Al centro del pavimento si erge un pilastro a sostenere le immagini di culto e consente ai fedeli di compiere il rito della circumdeambulazione rituale in senso orario.

La profusione delle decorazioni e la ricchezza dei colori colpiscono e meravigliano l’occhio. Le immagini qui collocate sono organizzate in una gerarchia basata sui differenti gradi di realizzazione spirituale culminanti nella figura di Buddha visto nelle molteplici sfaccettature del corpo unico della legge; come dimostrato dalle grotte 9-10 sulle cui pareti si possono osservare 2 registri di altorilievi :la fascia inferiore presenta le vicende delle vite precedenti del Buddha storico-terreno, Sakyamuni, narrate nei racconti delle sue nascite chiamati jakata che vogliono illustrare il lento ma inesorabile progresso verso il risveglio delle esistenze mentre la fascia superiore presenta Vairocana,il Buddha trascendente circondato da boddhisattva,apsaras,esseri celesti,guerrieri,musici e il popolo dei fedeli . I Pannelli eran destinati ad esser letti da destra a sinistra e appresi durante il percorso rituale . La sovrapposizione dei registri che procedendo verso l’alto progressivamente divengono illeggibili per il profano sottolinea la difficoltà dell’elevazione della legge sino allo stadio supremo del risveglio, sovente rappresentato sul soffitto –cielo dal simbolo di purezza per eccellenza:il loto. Alcune novità sono introdotte nella decorazione delle grotte successive,più precisamente la 5 e la 6. Lo stile scultoreo si rinnova all’insegna di maggiore linearità nelle forme,più agilità. Il repertorio iconografico e l’elaborazione plastica si complicano,il gusto dalla massa si orienta alla linea. Le vesti si arricchiscono di drappeggi e terminano a coda di pesce il che rimanda ai vestiti cinesi e introduce sensualità nelle forme.Nella grotta numero 6 una serie di bassorilievi illustra gli episodi della vita del Buddha storico.La serie mette in evidenza il carattere narrativo-edificante tipico dell’arte buddista ,che si imparenta con i cicli dell’arte grafica Han.

Eccovi alcune foto, scattate nel 1982 e tratte dall'Archivio Huntington. Sono foto che si riferiscono principalmente alle grotte 8, 9 e 10.

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view post Posted on 7/7/2008, 20:35


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Trovate la mia galleria fotografica delle grotte di Yungang (80 foto) su Fotoviaggiando :D
 
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