Un pezzetto di Cina, Pechino, Xian, Datong, Chengde

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view post Posted on 21/6/2008, 08:57


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Eccomi di ritorno da un viaggio che ho desiderato fare da lungo tempo. Vi scrivo qui le prime impressioni, in seguito inserirò le foto sul mio sito (ne abbiamo scattate più di mille).

Partenza: 9 giugno 2008
Rientro: 20 giugno 2008

Organizzazione del viaggio:
voli e hotel acquistati in internet. In più ci siamo fatti organizzare su misura dal CITS di Guilin (China International Travel Service) le escursioni a Xian, Datong, Chengde. L'organizzazione di queste escursioni, devo dire, è stata perfetta e mi sento di consigliarla a chi, come noi, desidera dei tour su misura. Per chi fosse interessato, il sito è: www.chinahighlights.com/

9 giugno
Partenza al mattino prestissimo per Ljubljana, dove abbiamo preso il volo della Malev per Pechino, via Budapest. Partenza da Ljubljana alle 9.30 circa.

10 giugno
Arrivo a Pechino alle 5.30 di mattina locali (ore 11.30 dei sera ora italiana). Il nostro orologio fisiologico ci diceva che era l'ora di andare a dormire, invece avevamo ancora tutta la giornata davanti. Durante il tragitto per l'hotel, abbiamo modo di avere una prima impressione di Pechino: la città ci pare immensa, tutta grattacieli ultramoderni, alcune strade a scorrimento veloce hanno fioriere sui guardrail e ai lati curatissime aiole fiorite. Moltissimi gli spazi verdi, ma nonostante ciò lo smog si vede. La città sembra tirata a lucido, forse in vista delle prossime olimpiadi. Giunti in hotel, andiamo a riposarci un po' e dopo aver sonnecchiato un paio di ore, ho convinto mio marito e mio figlio (un po' recalcitanti a dire il vero, perchè avrebbero preferito dormire ancora) ad andare a visitare il Tempio del Cielo. Fusi per la differenza di fuso orario e armati di piantina della città siamo usciti, ancora indecisi se andarci a piedi (in hotel ci avevano detto che ci avremmo impiegato una ventina di minuti) o in metropolitana. Alla fine siamo scesi in una stazione della metropolitana, dove un'addetta, vedendoci spaesati e indecisi, si è presa cura di noi con la massima naturalezza: ci ha fatto i bilglietti, ci ha indicato quale convoglio prendere e ci ha informato a quale stazione dovevamo cambiare la linea. Per fortuna tutte le indicazioni sono scritte anche in inglese.
Usciti dalla stazione di arrivo, mio figlio viene preso da fame incontenibile (erano circa le 11.30 locali) e incurante del fatto che io e mio marito avremmo preferito cercare un posto carino per pranzare, si fionda in una pizzeria :woot: , costringendoci a seguirlo. Si è preso una carbonara :blink: (non serve molta immaginazione per figurarsi un piatto di spaghetti alla carbonara in Cina), dopodichè abbiamo potuto continuare la ricerca del Tempio del Cielo.
... segue

Edited by S o n i a - 23/6/2008, 17:35
 
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Chiediamo indicazioni ai passanti e ci rendiamo immediatamente conto che non sanno leggere le cartine. La nostra cartina in inglese è praticamente inutile, avremmo dovuto procurarci una cartina bilingue!
Per fortuna una passante si è fatta un punto d'onore ad aiutarci. Si consulta con altre persone di passaggio per indicarci la via più breve, le quali, con la massima naturalezza ci parlano cinese aspettandosi di essere capite, finchè, resasi conto delle difficoltà linguistiche, la signora decide di accompagnarci e in circa un quarto d'ora ci conduce all'ingresso del parco che ospita il complesso del Tempio del Cielo.

Tempio del Cielo
da Wikipedia

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Il tempio del Cielo (in cinese: 天壇, Tiāntán) è un complesso di edifici taoisti che si trova nella parte meridionale di Pechino.
La costruzione del tempio iniziò nel 1420 e venne successivamente visitato da tutti gli imperatori delle dinastie Ming e Qing. È considerato un tempio taoista, benché il culto del "paradiso" sia antecedente il Taoismo, soprattutto per quanto riguarda i regnanti dell'epoca. Il complesso di edifici si estende su di un'area di 2,73 chilometri quadrati e comprende diversi gruppi di costruzioni, tutti eretti secondo ben precisi dettami filosofici. Gli edifici principali sono:
- l'altare vero e proprio. Si tratta di una piattaforma vuota costruita su tre piani di marmo, dove l'imperatore pregava per avere tempo favorevole;
- la casa del signore divino, un edificio circolare a un solo tetto spiovente, costituito di un solo piano di marmo: qui venivano riposti gli altari quando non erano in uso;
- la sala della preghiera per un buon raccolto, un edificio circolare a tre tetti costruito su tre piani di marmo, dove l'imperatore pregava per avere un buon raccolto.
- la sala dell'astinenza, dove l'imperatore soggiornava per tre notti prima della cerimonia

Nell'antica Cina, l'imperatore era il figlio del cielo, che amministrava le cose terrestri facendo le veci delle autorità divine. Era estremamente importante mostrare rispetto alla sorgente di questa autorità, in forma di sacrifici al paradiso. Proprio per questo scopo venne costruito il Tempio del Cielo.

Ogni solstizio d'inverno, che nel calendario cinese è chiamato Dongzhi, l'imperatore e il suo seguito si muovevano attraverso la città per andarsi ad accampare all'interno del complesso, indossando speciali vesti e astenendosi dal mangiare carne; là l'imperatore avrebbe pregato personalmente per ottenere un buon raccolto. La cerimonia doveva essere compiuta perfettamente, poiché il minimo errore era visto come un cattivo presagio per tutta la Cina durante tutto l'anno successivo.

Il tempio del Cielo è il più grande dei 4 templi che si trovano a Pechino: gli altri sono il Tempio del Sole a est, il tempio della Luna a ovest e il tempio della Terra a nord. Nel 2005 è stato condotto un approfondito e costoso restauro in preparazione dei giochi olimpici del 2008.

Nel 1998 il Tempio del Cielo è stato incluso nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.


Abbiamo passato un paio d'ore a visitare i vari edifici e i giardini del complesso e abbiamo anche pranzato, approfittando di una baracchina che vendeva cibo e te.
Alla fine abbiamo preso un taxi che ci ha riportato in albergo. Le corse in taxi sono molto economiche, il problema è la lingua, nessuno dei tassisti che abbiamo incontrato parla inglese. Però è sufficiente mostrare al tassista il biglietto da visita dell'hotel.
...segue

Edited by S o n i a - 22/6/2008, 09:57
 
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Per cena siamo andati in un ristorantino di fronte all'hotel. Le cameriere non spiaccicavano una parola d'inglese, ma il menu aveva le foto delle pietanze. Abbiamo ordinato affidandoci un po' al caso e il risultato è stato pessimo. Abbiamo lasciato quasi tutto, in compenso abbiamo divertito gli altri avventori del ristorante con il nostro uso imbranato delle bacchette.

11 giugno
Levataccia al mattino prestisismo per prendere il volo che ci avrebbe portato a Xian. Il terminal di partenza del nostro volo era il nuovissimo Terminal 3, costruito apposta per le olimpiadi su progetto dell'architetto inglese Foster e inaugurato nel marzo scorso. E' un terminal bellissimo e funzionale
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Scopriamo che l'imbarco avviene con ben mezz'ora di anticipo sulla partenza e che i ritardatari vengono lasciati a terra. Partiamo con quasi 10 minuti di anticipo e in due ore di volo arriviamo a destinazione, dove siamo accolti da Xin, che ci farà da guida per un giorno. Partiamo subito con un minibus! tutto per noi per visitare il sito dell'esercito di terracotta, a circa 30 km dalla città.

Esercito di terracotta
da Wikipedia

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Per vedere tutte le mie foto, cliccate QUI

L'esercito di terracotta è composto da oltre 8.000 guerrieri di terracotta, vestiti con corazze in pietra e dotati di armi. Queste statue erano di guardia alla tomba del primo imperatore cinese Qin Shi Huang (di questi sono stati riportati alla luce solo 500 guerrieri 18 carri in legno e 100 cavalli in terracotta).

Le ricerche archeologiche portarono alla luce, nel corso degli anni a partire dal 1974, fosse contenenti uomini di terracotta armati, carri, cavalli, statue di servitori, mandarini, concubine e oggetti di vita quotidiana come vasi ed utensili. Le statue rappresentano una minima parte del complesso archeologico che occupa un'area di 56.000 metri quadrati.

Sulla testimonianza dello storico cinese Sima Qian, nato un secolo dopo, venne scritto che la costruzione del mausoleo fu un vero e proprio affare di stato, in cui lavorarono oltre 700.000 prigionieri nel corso di 10 anni di lavoro.

La camera funeraria, non ancora portata totalmente alla luce, sarebbe così profonda da attraversare 3 livelli di falde acquifere, con pareti in bronzo e circondata da fiumi di cinabro, cioè solfato di mercurio che, per la filosofia taolista, sarebbe un attivatore energetico per l'immortalità. L'immortalità era una fissazione dell'Imperatore, che aveva organizzato numerose spedizioni per terra e mare, alla ricerca del famoso elisir. Ma Qin Shi Huangdi è famoso anche per la costruzione della Grande Muraglia, una fortificazione lunga migliaia di chilometri.

Quest'esercito rappresenta una fedele replica dall'armata che aveva unificato la Cina. Tuttavia, nelle fosse, sono state trovate poche armi, poiché furono saccheggiate da ribelli che si insediarono sul trono imperiale: la dinastia Han. Dalle posizioni delle mani e del corpo delle statue, possiamo però immaginare le tecniche di combattimento di fanti, alabardieri, arcieri e balestrieri. Si combatteva soprattutto a piedi; i carri ed i cavalli servivano per dirigere i movimenti della fanteria. La cavalleria fu introdotta più tardi, per affrontare i guerrieri nomadi che in battaglia utilizzavano appunto i cavalli.

Le statue colpiscono inoltre per il loro realismo e nei particolari: la tecnica usata per realizzarli consisteva nel compattare cerchi di argilla in modo da creare un tubo (il torace) e completate con l'aggiunta di gambe e braccio. La struttura poi, veniva ricoperta di blocchetti di argilla per creare le uniformi e decorata successivamente.

Nel 1987 il mausoleo dell'imperatore Qin Shi Huangdi, di cui l'esercito di terracotta fa parte, è stato inserito nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.


Il sito è enorme e comprende diversi padiglioni. Nel primo padiglione ci sono le fosse con la fanteria, dove di notte (per lasciare il sito aperto di giorno ai visitatori), gli archeologi lavorano alla ricostruzione delle statue distrutte. Negli altri padiglioni ci sono i migliori esemplari di ogni grado militare, le armi, i carri di bronzo, la sala dove viene proiettato un documentario in cinerama e un piccolo museo fotografico della storia del sito. E' stata un'esperienza emozionante vedere da vicino questo capolavoro: circa 8.000 guerrieri a grandezza naturale, uno diverso dall'altro per lineamenti, acconciatura, abbigliamento, armi ecc.

Dopo il pranzo siamo andati a visitare le mura della città di Xian. Xian (8 milioni di abitanti), antica capitale della Cina con oltre 3.000 anni di storia, era la città di partenza della via della seta e quindi al centro di commerci tra Cina ed Europa.

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Per vedere tutte le mie foto delle mura di Xian, cliccate QUI
Le mura della città sono impressionanti. Risalgono al 13 secolo e hanno un perimetro di 14 km. Sono le più antiche e complete mura difensive in Cina e comprendono torri di vedetta, di guardia bastioni e le quiattro porte della città. Sono imponenti con la loro altezza di circa 12 metri e una larghezza di 18 metri alla base e 14 metri in alto.
A sera siamo ritornati a Pechino.
... continua

Edited by S o n i a - 28/7/2008, 16:06
 
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12 giugno
Recuperiamo finalmente le ore di sonno perdute, alzandoci verso le 11. Ormai è tardi per visitare la Città proibita, quindi optiamo per lo zoo per vedere i panda giganti. Recentemente sono stati trasportati allo zoo di Pechino 8 cuccioli di panda provenienti dalla riserva Wolong Nature Reserve, colpita dal terremoto del maggio scorso. I cuccioli sono adorabili :D A parte i panda che sono alloggiati molto bene, il resto dello zoo è alquanto squallido.
Ecco un paio di foto:

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Dopo lo zoo abbiamo fatto una passeggiata nella via pedonale Wanfujing, la via dello shopping, una via molto animata di gente che passeggia o che viene qui a guardare la TV da alcuni maxischermi. In un negozio di abbigliamento abbiamo trovato delle repliche di Dolce & Gabbana e delle improbabili magliette "made in Italy" :lol: Ma ci sono anche negozi elegantissimi con articoli di lusso.
Cena da McDonald e a nanna presto. L'indomani ci aspettava un'altra levataccia. :P
 
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13 giugno
Ci alziamo all'alba per prendere l'aereo per Datong a meno di un'ora di volo da Pechino. Datong è una città di 3 milioni di abitanti, importante per le sue molte miniere di carbone, che la rendono anche una città inquinata, ma è famosa soprattutto per le Grotte di Yungang o grotte della cresta delle nuvole, dichiarate patrimonio dell'umanità dall'UNESCO All'arrivo ci aspetta la nostra guida Joan, simpaticissima, devo dire :)
Prima tappa è il Monastero Pensile (Xuankong Sì) a circa 70 km da Datong. Il monastero è stato costruito circa 1.400 anni fa sopra un canyon, lungo i bordi del dirupo, utilizzando le sporgenze e le cavità naturali della roccia. I padiglioni che lo costituiscono sono collegati da scale e passerelle e sorretti da lunghi pali appoggiati alla roccia. E' un monastero del tutto particolare e non solo per le caratteristiche costruttive, ma anche perchè contiene sale per il culto di tutte e tre le principali religioni della Cina (buddismo, taoismo e confucianesimo).

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Per vedere tutte le mie foto cliccate QUI

Dopo la visita al monastero rientriamo a Datong per il pranzo: finalmente un pranzo buono, che apprezziamo moltissimo. Dunque anche in Cina si può mangiar bene! :P E poi, dopo una breve visita ad un monastero in città, finalmente andiamo a visitare le grotte di Yungang, che tanto desideravo vedere.

Grotte di Yungang
da Wikipedia

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Trovate tutte le mie foto su Fotoviaggiando

Le Grotte di Yungang (in cinese: 雲崗石窟, Yúngāng Shíkū) sono un antico sistema di caverne che si trova nei pressi di Datong, nella provincia di Shanxi, in Cina. Esse sono uno dei migliori esempi di architettura scavata nella roccia e dei tre più famosi sistemi di grotte della Cina, insieme alle grotte di Mogao e alle grotte di Longmen.

Le grotte vennero scavate principalmente durante la Dinastia Wei, fra il 460 e il 525, e costituiscono un notevole insieme di templi dedicati al Buddhismo. In tutto il complesso si contano 252 caverne e oltre 51.000 statue di Buddha, delle dimensioni più varie.

Nel 2001 le grotte di Yungang sono state inserite nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.

L’arida regione dello Shanxi si trova a un centinaio di km ad ovest di Pechino. Capoluogo di questa erumna regione è Datong (un tempo chiamata Pingcheng) che fu capitale dei re barbari di origine turca Tuoba (chiamati in Cina re di Wei) dal 440 fino al trasferimento del centro di potere a Luoyang nel 493. A una ventina di km da Datong ,a stagliare il riarso paesaggio ,si erge il monte Wuzhou ;la cui parete di roccia del versante Sud ,a partire dal 415 (prima fase ad opera dei fedeli) ma soprattutto dal 453(col patrocinio del sovrano) , fu “bucherellata ” da più di duecento grotte.Il progetto richiese 50 anni e un esercito di 40.000 addetti ai lavori per la sua realizzazione. Queste caverne , dall’epoca dei Wei settentrionali (368-534) custodirono , segregate nel loro ventre ,nelle 1000 nicchie ,numerosi esemplari di statue buddiste (si parla di 51.000 statue) . Soltanto poco più di una cinquantina di cave sono sopravvissute al sabbioso vento del nord e all’avidità dei predatori d’arte.Tutelate dalla Repubblica Popolare Cinese fin dal 1949 ,nel 2001 il complesso delle grotte di Yungang ( così chiamato dall’epoca Ming ,viene tradotto come “cresta delle nubi”o “collina delle nuvole”) , è entrato nell’elenco dei patrimoni dell’umanità tutelati dall’UNESCO essendo innanzitutto uno dei migliori esempi di architettura scavata nella roccia in Cina , ma anche l’opera principale della prima arte rupestre buddista cinese e il luogo in cui si fusero ,riscuotendo molto successo,i simboli buddisti dell’arte asiatica centrale e meridionale con le tradizioni culturali cinesi.

Le grotte si susseguono per circa 1km da est a ovest lungo la falesia arenaria del monte e vengono suddivise in 3 principali gruppi numerati consecutivamente e separati da 2 gole scavate sulla fronte della parete rocciosa: Il primo gruppo annovera le 4 grotte orientali (n°1-4) il secondo le 9 grotte centrali (n°5-13) il terzo le quaranta grotte occidentali (n°14-53)


Sono qualcosa di spettacolare queste grotte, tutte scolpite dal pavimento al soffitto con temi religiosi, ma anche mitologici e con influenze indiane, persiane e dell'Asia centrale dovute alla provenienza delle maestranze. Era da tantissimo tempo che desideravo vederle e trovarmi là, per me è stato è stata un'emozione indicibile :D

Dopo le grotte, siamo stati accompagnati in un mega hotel a 4 stelle, con tre ristoranti (cinese, coreano e occidentale). Sul menu del ristorante occidentale ho visto la cotoletta alla milanese e sono stata presa da irrefrenabile nostalgia, quindi abbiamo deciso di mangiare là. Peccato solo che la cotoletta alla milanese che mi hanno portato non avesse nulla di "milanese", ma almeno era commestibile :lol:
...continua

Edited by S o n i a - 14/7/2008, 18:23
 
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Made in Heaven
view post Posted on 23/6/2008, 21:31




Che bello il tuo viaggio Sonia!! :o:
Complimenti, caspita che avventura!
 
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view post Posted on 23/6/2008, 21:34


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Grazie Ely, sono molto felice di averlo fatto. Erano già alcuni anni che lo progettavo e che, per un motivo o per l'altro, lo rinviavo. :)
Certo mi sarebbe piaciuto poter girare di più, ma mi accontento anche così :D
 
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view post Posted on 24/6/2008, 15:19


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14 giugno

Dopo un'abbondante prima colazione prendiamo l'aereo che ci riporta a Pechino. All'arrivo c'è ad attenderci Terry, la nostra nuova guida. Partiamo per Jinshanling, il tratto di Grande Muraglia che andremo a visitare. Per strada ci fermiamo per pranzare in un bel ristorante, dove hanno il caffè "Lavazza" e la pubblicità del caffè Illy :lol: .
Purtroppo piove e siamo costretti a visitare la Grade Muraglia con la pioggia e anche un po' di nebbia. Ma se siamo arrivati fino in Cina per vedere la Grande Muraglia, non sarà certo un po' d'acqua a fermarci! :lol: Se non altro, abbiamo il raro privilegio di avere tutta la muraglia per noi, infatti non ci sono altri turisti :D Acquistiamo degli impermeabili usa e getta e prendiamo la funicolare che ci porta sulla Grande Muraglia.

Grande muraglia
da Wikipedia

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Per vedere tutte le mie foto della Grande Muraglia, cliccate QUI

La Grande Muraglia, chiamata in Cina Wanii changcheng, ovvero Grande muraglia di 10.000 Lǐ è una lunghissima serie di mura edificate nell'odierna Cina a partire dal III secolo a.C. (circa 215) dall'imperatore Qin Shi Huangdi, lo stesso a cui si deve il cosiddetto Esercito di terracotta di Xi'an e l'ancora inviolato tumulo sepolcrale.
La muraglia è lunga ben 6.350 chilometri con altezze variabili.
Doveva servire a contenere le incursioni dei popoli confinanti, in particolare dei Mongoli ma non si rivelò molto efficace, perché gli invasori riuscivano spesso a sfruttare i punti deboli rappresentati dalle porte che, giocoforza, la muraglia doveva avere.
È stata dichiarata dall'UNESCO patrimonio dell'umanità ed è stata eletta tra le Sette Nuove Meraviglie del Mondo.


Malgrado il tempo, l'esperienza è grandiosa. Siamo consci di ammirare un pezzo importante di storia più che millenaria, il simbolo più famoso della civiltà cinese. Da veri turisti, ci compriamo delle T-shirt con la scritta "I climbed the Great Wall" :P e riprendiamo il viaggio per Chengde, dove arriviamo nel tardo pomeriggio.
In albergo troviamo ad aspettarci Helen, la nostra guida per Chengde, che si mette subito a nostra disposizione. Ci diamo appuntamento per le 7 e ci accompagna in un ristorante, dove ci aiuta a scegliere e a ordinare la cena, poi ci diamo appuntamento per la mattina successiva. Mangiamo superlativamente :D e poi ci incamminiamo verso l'hotel. Per strada scattiamo qualche foto e ci fermiamo a un banchetto dove il venditore ci fa assaggiare un frutto mai visto, che chiama "mangostà" o qualcosa del genere. E' buonissimo, dal sapore simile alla banana, ma più dissetante. Riusciamo bene o male a farci capire e ne acquistiamo un sacchetto, poi andiamo a dormire.
...continua

Edited by S o n i a - 28/7/2008, 16:07
 
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Aragorn&Ermione
view post Posted on 25/6/2008, 07:15




Che bell foto....e che bei racconti....COMPLIMENTI!!!!!
 
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teresa313
view post Posted on 25/6/2008, 12:16




Che bel viaggio! :D
Piacerebbe tantissimo anche a me, ma è così lontano :o:
 
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view post Posted on 25/6/2008, 15:29


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15 giugno

Al mattino ci rechiamo a fare colazione e abbiamo la sorpresa di essere trattati come dei VIP: ci fanno accomodare a un bel tavolo in un separè e, malgrado la colazione sia a buffet, iniziano a portarci a tavola ogni ben di dio: uova, bacon, dolcetti, toast, pane, frutta e molto altro. Poco dopo ci raggiunge Helen, la nostra guida per chiederci se la colazione va bene e ci spiega di aver chiesto lei all'hotel di prepararci qualcosa di occidentale per colazione, nel caso la colazione orientale del buffet non fosse di nostro gradimento.
Finalmente siamo pronti per iniziare la nostra giornata di visite. In programma c'è la residenza imperiale di montagna e due degli otto templi esterni, tutti siti dichiarati Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco.

Villa estiva imperiale di Chengde
da Wikipedia

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La residenza montana di Chengde, il palazzo estivo della Dinastia Qing è il più grande giardino imperiale che esista al mondo, situato nella provincia di Hebei, in Cina.
Tutto questo complesso venne costruito fra il 1703 e il 1792, durante un lasso di tempo di ben 89 anni. Esso si estende su di una superficie di 5,6 chilometri quadrati, cioè circa metà dell'area urbana di Chengde. Si tratta di un vastissimo complesso di palazzi ed edifici amministrativi e cerimoniali. I giardini imperiali e vari templi di diversi stili architettonici si fondono armoniosamente in un paesaggio di laghi, prati e foreste. Oltre al suo interesse puramente estetico, questo luogo riveste anche un interesse storico in quanto rappresenta l'ultimo sviluppo della società feudale in Cina.
Gli imperatori Kang Xi, Qianlong e Jiaqing erano soliti passare vari mesi l'anno in questi palazzi, per sfuggire al caldo della capitale Pechino; per questa ragione, la parte meridionale (dove si trovano i palazzi) venne progettata per assomigliare alla Città proibita. Questa zona consisteva di due parti: in quella anteriore l'imperatore riceveva gli ufficiali, i nobili e gli ambasiatori stranieri; in quella posteriore invece si trovavano le stanze della famiglia reale.
Molti luoghi del giardino imperiale vennero copiati da attrazioni naturalistiche sparse per tutta la Cina, come per esempio le praterie della Mongolia o gli edifici della Cina meridionale. La temperatura media della Località montana è 3 gradi più bassa di quella della stessa città di Chengde.
Nel dicembre del 1994 questa località venne inserita nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.


La residenza è grandiosa, basti pensare che le mura che la cingono sono lunghe 10 km e che comprende boschi, montagne e laghi oltre ad edifici costruiti riproducendo l'architettura delle minoranze, allo scopo di far sentire i delegati come a casa propria.
All'esterno delle mura della Villa Estiva Imperiale si trovano gli Otto Templi Esterni (degli originari 12), fra i più begli esempi di architettura religiosa della Cina, dichiarati Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO. Ne visitiamo due: il Putuozongcheng Sì, chiamato anche Piccola Potala con il suo tetto di tegole dorate e il Puning Sì o Tempio della tranquillità Universale, famoso per la grande statua di legno di Guanyin dalle 42 braccia, dea della Misericordia.
I due templi sono molto suggestivi e frequentati da fedeli che rendono omaggio a Budda bruciando incensi nei bracieri e pregando. Entrambi i complessi sono molto vasti e composti da molti edifici in stile tibetano. Vi sono presenti diversi bracieri per bruciare gli incensi e i rulli delle preghiere, caratteristici del buddismo tibetano.

Putuozongcheng Sì

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Puning Sì

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E' ora di riprendere la strada per Pechino. Le strade sono parecchio trafficate e gli automobilisti indisciplinati. :woot: Per fortuna non dobbiamo guidare noi :lol:
Arriviamo a Pechino nel tardo pomeriggio, giusto il tempo di fare ancora una passeggiata per la via Wangfujing, dove finiamo a cenare in un ristorante musulmano attratti dal kebab.
... continua
 
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view post Posted on 26/6/2008, 15:46


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16 giugno

Ci alziamo nuovamente tardi e quindi rinviamo all'indomani la visita alla Città proibita. Prendiamo un taxi e ci facciamo condurre al Tempio dei Lama (Yonghegong).
Si tratta di uno dei più grandi e più importanti monasteri del buddismo tibetano al mondo. L'architettura combina lo stile Han con lo stile tibetano. La costruzione risale al 1694. Originariamente era la residenza ufficiale degli euuchi di corte, successivamente fu convertito nella corte del principe Yong e infine, dopo la sua ascesa al trono fu trasformato in monastero. Indubbiamente è uno dei templi più belli di Pechino.

Osserviamo nel tempio molti fedeli che bruciano incensi e pregano nelle varie sale che compongono il complesso templare. I turisti sono pochissimi e ci sentiamo un po' fuori luogo a curiosare in questo luogo di culto. L'atmosfera è molto suggestiva.
E' curioso notare come anche i fedeli che entrano per pregare, debbano pagare il biglietto d'ingresso.

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Dopo la visita del tempio andiamo a pranzo e poi decidiamo di andare a piedi a visitare la Torre del Tamburo Dalla torre si gode un bel panorama sugli hutong che la circondano e in lontananza si scorge la cima della collina del Jingshan Gongyuan che sovrasta la Città Proibita. Esattamente nella direzione opposta si erge l'antica Torre Campanaria. La Torre del Tamburo è stata eretta nel 1273 al centro dell'antica capitale mongola e i tamburi venivano usati per battre le ore. Il tempo era scandito da un antico orogologio ad acqua. Oggi il rito del suono dei tamburi viene rinnovato a intervalli regolari ad uso dei turisti. Assistiamo anche noi nella penombra della grande sala.



Tornando in taxi passiamo per una via, vicinissima al nostro hotel, dove vediamo allestite moltissime bancarelle gastronomiche. Hanno un gran bell'aspetto ordinato, e ci ripromettiamo di andare a curiosare nei prossimi giorni.

...continua

Edited by S o n i a - 26/6/2008, 17:30
 
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view post Posted on 26/6/2008, 17:31


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17 giugno

Ci alziamo presto e dopo un'abbondante prima colazione ci dirigiamo a piedi verso l'ingresso della Città Proibita, finalmente! :D

Città proibita
da Wikipedia

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La Città proibita (in cinese: 紫禁城, traslitterato come Zǐjinchéng, che significa letteralmente "Città proibita Viola" comunemente conosciuto in Cina col nome di Gugong (故宫) fu il palazzo imperiale delle dinastie Ming e Qing. Esso si trova nel centro di Pechino, la capitale cinese. Si estende su di una superficie di 720.000 metri quadrati e consiste di 800 edifici, divisi in 8.886 stanze. L'aggettivo "proibita" deriva dal fatto che, a parte i membri della casa imperiale, nessuno vi poteva entrare senza l'esplicito permesso dell'Imperatore.
Nel 1987 la Città proibita è stata inserita nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO, che la riconosce come la più grande collezione di antiche strutture in legno che si sia conservato fino ai giorni nostri. Oggi la Città proibita è un museo.

La Città proibita è di forma rettangolare, il più grande complesso di palazzi del mondo con i suoi circa 72 ettari. È circondata da un fossato profondo 6 metri e da un muro alto 10 metri. Tutto il complesso è diviso in due parti:
- la "parte esterna", che comprende le zone meridionali e centrali, è centrata su 3 ampie sale che venivano usate per scopi cerimoniali (come per esempio l'incoronazione, le investiture e i matrimoni imperiali). Una di queste 3 sale è la splendida Sala della suprema armonia (太和殿). Oltre alle sale da cerimonia, qui si trovano la Libreria imperiale e gli archivi.
- la "parte interna", che comprende le zone settentrionali, orientali e occidentali della Città proibita; essa è centrata su altre 3 ampie sale, utilizzate per gli affari giornalieri dello stato. Il palazzo più importante di questa parte, in cui viveva l'imperatore con la famiglia, gli eunuchi e i servi, è il Palazzo della purezza celeste (乾清宫).
I palazzi della Città proibita sono allineati lungo tre direttrici nord-sud. Quella centrale ospita i palazzi più importanti.
Il sito ove sorge oggi la Città proibita era parte della città imperiale già durante la Dinastia Yuan. Quando la Dinastia Ming le succedette, l'imperatore Hongwu spostò la capitale da Pechino a Nanchino e ordinò che i palazzi mongoli fossero rasi al suolo (1369). Il figlio Zhu Di, il futuro imperatore Yongle, ricevette il titolo di Principe di Yan, con sede a Pechino, dove venne costruito un palazzo. Nel 1402 Zhu Di usurpò il trono e divenne imperatore, spostando nuovamente la capitale da Nanchino a Pechino.

La costruzione della Città proibita iniziò nel 1406 e durò 14 anni, impiegando (secondo alcune stime) circa 200.000 uomini. L'asse principale del nuovo palazzo si trovava a est dei palazzi della Dinastia Yuan, un fatto non casuale perché così facendo quei palazzi si venivano a trovare a ovest del nuovo edificio (la "zona della morte" secondo il Feng shui). Il terreno scavato durante la costruzione del fossato che circonda la Città proibita venne riportato a nord, dove divenne una vera e propria collina artificiale.
Fra il 1420, anno del completamento, e il 1644, quando una rivolta contadina guidata da Li Zicheng la invase, la Città proibita fu la sede della Dinastia Ming. Anche successivamente la Dinastia Qing tenne qui il quartier generale del potere politico cinese.
La Sala della suprema armoniaNel 1860, durante la seconda guerra dell'oppio, l'esercito britannico penetrò nella Città proibita e la occupò fino alla fine delle ostilità. Dopo essere stata la residenza di 24 imperatori (14 della Dinastia Ming e 10 della Qing), nel 1912 la Città proibita cessò di essere il centro del potere politico cinese, con l'abdicazione del giovane imperatore Pu Yi.


E' qualcosa di grandioso e indescrivibile la Città Proibita. Un desiderio tanto atteso che finalmente si realizza :D Peccato che alcune parti sono chiuse per restauri. Ci sono moltissime comitive di visitatori, quasi tutti cinesi e ancora una volta ci meravigliamo che ci siano così pochi turisti occidentali.
Passiamo la mattinata fra padiglioni, giardini e i ponticelli della Città Proibita. Poi, all'ora di pranzo usciamo e decidiamo di recarci a mangiare nel vicino parco Beihai.

Qui ci fermiamo a mangiare all'aperto in riva al laghetto, poi iniziamo a inoltrarci nel parco fino a salire alla dagoba bianca che lo domina. Il parco è curatissimo ed è molto rilassante passeggiare all'ombra degli alberi.

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Usciamo dal parco e, visto che è ancora presto ci facciamo portare al tempio taoista Dongyuè Sì, visto che finora abbiamo visitato solo templi buddisti. Nelle cellette che si affacciano sul grande cortile si trovano statue, a grandezza naturale, di peccatori e di esseri diabolici in una sorta di inferno dantesco. Il tempio non mi entusiasma, lo trovo molto cupo in confronto ai templi visitati precedentemente. Usciti dal tempio ci avviamo al vicino Blue zoo, un nuovissimo acquario con un'enorme vasca attraversata alla base da un tunnel trasparente lungo oltre 100 metri, da dove si possono ammirare squali, razze, murene e molte altre specie di pesci. E' ormai tardi e quindi torniamo in albergo.

...continua

Edited by S o n i a - 26/6/2008, 19:14
 
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view post Posted on 27/6/2008, 15:30


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18 giugno

Ci alziamo tardi anche oggi. In programma abbiamo la visita del Palazzo d'Estate, l'altro pezzo forte di Pechino, dopo la Città Proibita.

Palazzo d'Estate
da Wikipedia

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Il Palazzo d'Estate o Yiheyuan (in cinese: 頤和園, Yíhé Yuán, che significa "Giardino dell'armonia educata") è un palazzo di Pechino, in Cina. Il palazzo è dominato dalla collina della longevità (alta 60 metri) e dal lago Kunming. Esso si estende su di una superficie di 2,9 chilometri quadrati, dei quali il 75% è rappresentato da acqua. Nei 70.000 metri quadrati in cui è costruito il complesso di edifici si trovano una notevole varietà di palazzi, giardini ed altre strutture architettoniche.

Nel 1750, durante il regno dell'imperatore Qianlong, il Palazzo d'Estate era conosciuto col nome di Giardino dei chiari gorgoglii (清漪園). Gli artigiani riprodussero lo stile architettonico di diversi palazzi sparsi per tutta la Cina, mentre il lago Kunming venne creato estendendo uno stagno preesistente per farlo assomigliare al famoso lago di Hangzhou. Il complesso di palazzi subì due attacchi durante la sua storia: uno durante l'invasione anglo-francese nel 1860 e l'altro nel 1900, durante la cosiddetta rivolta Boxer.

Il giardino sopravvisse entrambe le volte e venne ricostruito nel 1886 e nel 1902. Nel 1888 gli venne dato il nome odierno, Yihe Yuan. Esso fu la residenza estiva dell'imperatrice Vedova Cixi, che dirottò 30 milioni di tael d'argento (più di 900 tonnellate, originariamente destinati alla flotta dell'esercito imperiale) per la ricostruzione e l'allargamento del Palazzo.

Nel 1998 il Palazzo d'Estate venne incluso nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.


Il complesso è enorme e siamo indecisi sulla direzione da prendere. Iniziamo dalla Sala della Benevolenza e della Longevità, a guardia della quale ci sono una fenice e un drago di bronzo. Iniziamo poi a passeggiare tra i vari edifici del Giardino dell'Armonia Virtuosa, in alcuni dei quali è ospitata una mostra di oggetti di uso personale dell'imperatrice Cixi. Tra gli oggetti in mostra osserviamo anche boccette di profumo di violetta (da Berlino) e altri oggetti da toelette, ma anche posate, compresi coltelli e forchette - quindi lei non usava le bacchette?
Proseguiamo poi verso il lago Kunming. Pranziamo all'interno del complesso in una tavola calda e poi ci dirigiasmo verso il bel ponte a 17 arcate che collega un isolotto alla terraferma. Sull'isolotto c'è un piccolo tempio. Prendiamo un battello che ci porta all'estremità settentrionale del lago, dove è stata costruita la barca di marmo, un capriccio voluto dall'imperatrice Cixi. Proseguiamo camminando nel lungo corridoio e infine saliamo al Padiglione della Fragranza Buddista, da cui si ha una bella vista su8l lago Kunming e più su ancora, fino al Tempio del Mare di Saggezza. Peccato solo che ci sia parecchia foschia. Infine ridiscendiamo dalla Collina della Longevità con bei panorami sul tempio in stile buddista.
Il Palazzo d'Estate è un luogo veramente rilassante e suggestivo, come sono suggestivi e poetici anche i nomi dei vari edifici e giardini del complesso.
Alla fine prendiamo un taxi che ci riporta in albergo.

Io e mio marito decidiamo di andare ad acquistare qualche souvenir e a vedere le bancarelle gastronomiche intraviste alcune sere fa, mentre mio figlio decide di restare in albergo per collegarsi in messenger con i suoi amici.
Dopo aver acquistato un paio di sciarpette dui seta in un bel negozio sulla Wangfujing, arriviamo nella via piena di bancarelle dove cuociono il cibo sul momento. Le bancarelle sono affollattissime. Anche noi abbiamo mangiato qualcosa e non era male, meglio che al ristorante. Vendono di tutto: spiedini di carne, pesce, crostacei e molluschi, frutta, verdure, crepes farcite, zuppe, ravioli ecc. e anche ostriche, stelle marine e scorpiioni.

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... continua
 
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view post Posted on 27/6/2008, 17:22


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19 giugno

Il nostro ultimo giorno a Pechino. Abbiamo ancora diverse cose da vedere, ma ci sono anche le valige da preparare, quindi dobbiamo necessariamente limitarci.
Decidiamo di visitare il Kuong Mei (Tempio di Confucio), perchè finora abbiamo visto diversi templi buddisti e un tempio taoista, e questo ci manca.
Abbiamo un po' di difficoltà con il tassista che ci porta da un'altra parte e non riusciamo a farci capire. Poi gli facciamo vedere la cartina e risolviamo :D
Il tempio sembra quasi deserto, ci sono pochissime persone oltre a noi. Sui parapetti dei ponticelli fanno mostra di sè moltissime tavolette di preghiera.

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Usciamo e decidiamo di andare al nuovissino stadio olimpico, il famoso "Bird Nest".
Purtroppo tutta la zona è recintata e non possiamo avvicinarci più di tanto. Scattiamo qualche foto e poi andiamo a pranzo.

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Ci facciamo portare in piazza Tienanmen con l'intenzione di andare a vedere la vicina Dashilan Daje, una via di negozi antichi, che ha mantenuto lo stile tradizionale. Quando ci arriviamo però, vediamo che la via, come gran parte della zona, è in fase di ristrutturazione, con ruspe e scavatrici in strada e un gran polverone. Almeno però la stanno ristrutturando e non abbattendo per far posto a grattacieli ultramoderni, come invece hanno fatto con altri hutong. Riattraversiamo piazza Tienanmen e poi torniamo in albergo a preparare malinconicamente le valige. Nel tardo pomeriggio facciamo un'ultima passeggiata sulla Wangfujing e ritorniamo nella via delle bancarelle gastronomiche. Mi prendo una crepe farcita di pollo e germogli di soia e mio figlio si mangia un paio di spiedini di carne e di seppia. La vacanza è ormai al termine, giusto il tempo per tornare in hotel, cenare e prendere un taxi per l'aeroporto. Il nostro volo parte all'1.30 di notte. Addio Pechino, spero di tornare un giorno! :)

20 giugno

Arriviamo a Ljubljana verso le 9.30 e in meno di due ore siamo a casa, nuovamente un po' sfasati per la differenza di fuso orario. Scarichiamo le valige e scendiamo a pranzare nella trattoria sotto casa: cozze alla scottadeo, sarde in saor, spaghetti dello scoglio, calamari fritti e un buon caffè :lol: , degno epilogo di un viaggio indimenticabile :D

Edited by S o n i a - 27/6/2008, 19:43
 
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