Diario di viaggio in Siria, di Raffaele Banfi

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S o n i a
view post Posted on 7/8/2006, 14:21 by: S o n i a


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domenica 29 aprile 2001. Bosra - Sbahba - Qanawat

Partiamo verso il sud del paese, dove il paesaggio è completamente diverso da quanto visto precedentemente, caratterizzato da roccia basaltica nera, si vedono piantagioni di uva e campi coltivati, si procede fino a giungere a
Bosra
Città menzionata in documenti egizi e citata nella Bibbia, capitale settentrionale nel regno nabateo, della provincia romana d'Arabia, in seguito, importante centro del cristianesimo primitivo e prima città mussulmana della Siria, crocevia di grandi vie carovaniere e tappa fondamentale sulla strada per la Mecca. La località svolse per secoli un ruolo politico, economico e culturale di primo piano in tutta la regione, le sue rovine testimoniano l'antico splendore.
La visita inizia dalla grande cisterna, che serviva ad abbeverare uomini ed animali che venivano e partivano per il deserto, percorrendo le vie si vede la particolarità delle costruzioni realizzate con pietra nera di basalto, girando tra le abitazioni vediamo i resti della Cattedrale dei SS. Sergio, Bacco e Leone, le abitazioni dei romani, i negozi, le terme, il colonnato e la funzionante moschea al-Umari (con l'unico minareto quadrato del mondo islamico). Proseguendo si arriva ad un'imponente fortezza araba, entriamo e percorriamo i cunicoli delle mura difensive, improvvisamente appare in tutto il suo splendore il teatro romano risalente al 100 d. C., con un diametro ai oltre 100 metri, un palco largo 45 metri, può contenere 15.000 spettatori, il teatro è in ottime condizioni e tutt'ora funzionante ed è uno dei più straordinari monumenti del Medio Oriente.
Si riparte alla volta di
Shahba
L'antica Filippopoli dove gli abitanti hanno costruito le loro abitazioni tra le rovine nabatee e romane, occupando talvolta antiche dimore, templi e basiliche bizantine. Girando per la città, le pietre, i capitelli e le colonne che affiorano dal suolo o sono stati integrati nelle abitazioni, testimoniano il fiorente passato di questa località.
Poco distante vi è
Qanawat
Città romana i cui monumenti sono tra i più riccamente decorati della regione. Si visitano le vestigia di un tempio del 100, dedicato ad Helios, resti di pavimentazione, di colonne ed altri edifici sono visibili tra le locali abitazioni.
Vicino al tempio, si trovano i più bei mosaici romani del Medio Oriente, per custodire in loco questi capolavori, è stato realizzato un museo sul luogo del ritrovamento.
Al rientro sostiamo per visitare la
Moschea sciita
Grande e moderna moschea che sorge alla periferia di Damasco. Si presenta con 2 minareti con decori bianchi ed azzurri, l'imponente cupola è rivestita con 300 kg d'oro.
L'ingresso alla moschea è liberamente consentito agli uomini, mentre le donne devono indossare un abito nero che le avvolge completamente lasciando libero solamente il viso.
All'entrata nel cortile la moschea si presenta di forma quadrata, interamente rivestita di piastrelle variopinte riportanti brani del corano. La mosche presenta 2 ingressi, uno riservato agli uomini e l'altro alle donne, l'interno mantiene la divisione tra uomini e donne, riccamente decorata con versetti del corano ed il plafone è interamente ricoperto di argento lavorato.
Cena
La cena in un locale caratteristico ubicato nel centro storico di Damasco, è stata rallegrata da un'orchestra e da danze tipiche locali.

lunedì 30 aprile 2001. Roma

Partenza da Damasco, la guida Ammar ci ha ringraziato per l'educazione e la puntualità e la gentilezza dimostrata nella visita siriana, si è detto veramente sorpreso dell'interesse che il gruppo ha dimostrato per le bellezze della Siria.
Appena giunti all'aeroporto di Roma, siamo andati a gustarci un buon caffè espresso.

di Raffaele Banfi
 
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