L'Australia, il viaggio della vita!, di Mirko

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S o n i a
view post Posted on 8/8/2006, 22:08 by: S o n i a


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Trieste

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3/9 PALM COVE
Oggi la giornata è straordinaria: zero nuvole e sole rovente.
Prendiamo stesso autobus di ieri, con stessa tariffa, ma questa volta andiamo a Palm Cove, una spiaggia poco più a nord di Trinity Beach.
Sull’autobus conosciamo due cugine australiane con genitori sardi. Sono simpatiche e carine. Val la pena stare con loro tutto il giorno…
Palm Cove è decisamente meglio del posto visto il giorno prima: spiaggia più grande, sabbia più chiara e mare più pulito, anche se tutto ciò non ha nulla a che vedere con Carabi o Maldive.
La sera facciamo i conti col sole e con la nostra pelle. La protezione 25 italiana non è come quella locale. Qui le creme hanno un coefficiente protettivo superiore alle creme europee, poiché il buco dell’ozono è maggiore al di sopra del continente oceanico che nel resto del pianeta. Risultato: siamo pronti per essere serviti al ristorante come aragoste!
Per la prima sera da quando siamo partiti andiamo in un ristorante italiano a provare la pizza (Verdi’s Restaurant). Consiglio: lasciate perdere! E’ stata l’ennesima dimostrazione che dei piatti italiani all’estero è meglio diffidare.

4/9 LAGOON
Anche oggi il tempo fa i capricci, sono più i momenti di nuvole che quelli di sole. Andare al mare non sembra la scelta migliore. Ci rilassiamo quindi alla Lagoon di Cairns.
Al ritorno in ostello abbiamo la riprova che qui il sole, se vuole, sa farti male: nonostante i persistenti nuvoloni siamo più rossi del giorno precedente. Come è possibile?
Nel frattempo io sto covando un’influenza poco opportuna vista la situazione, e assumo Tachipirine come fossero caramelle per poter stare in piedi.
A differenza della sera precedente ci buttiamo in uno dei numerosi ristoranti di differente cucina internazionale che la cittadina di Cairns offre: quello greco (non ricordiamo il nome). Il cibo è mediterraneo e tutto sommato buono, ma ciò che spicca è l’ilarità dei camerieri e l’ambiente goliardico che si crea: cantare, ballare e spaccare i piatti per terra qui è consuetudine.

5/9 GREAT CORAL REEF
Oggi è il grande giorno, o meglio uno di quelli che aspettavamo fin dal momento della partenza: l’escursione sulla Grande Barriera Corallina.
Il risveglio è tutt’altro che agevole, data la sveglia alle ore 7 e il rientro in ostello a notte fonda della sera precedente.
La barca non è grande ma ben attrezzata e l’equipaggio preparato e disponibile. In tutto saremo una ventina.
In due ore arriviamo al Reef. Man mano che ci si allontana dal molo di Cairns, l’acqua vira dal marrone torbido all’azzurro cristallino, intercalato dal blu corallino.
Alle 11 facciamo la prima delle due soste previste. Quelli che hanno il brevetto fanno diving, gli altri semplice snorkeling. Noi, privi di brevetto, ci lanciamo in acqua senza bombole e solo con maschera e boccaglio. Il mare è molto bello e di una limpidezza che abbiamo visto in pochi altri posti. Anche il corallo ha dei bellissimi colori e delle forme stranissime. Ci deludono invece i pesci, più scarsi e piccoli che in altre parti del mondo. A dire il vero vedo anche uno squaletto, peccato che in quel momento la macchina fotografica sia nelle mani di Daniele a decine di metri da me. Pazienza, vorrà dire che rimarrà tutto un bel ricordo nella mia memoria, mai immortalato.
Il pranzo sulla barca è un po’ scarsino e quasi esclusivamente a base di cipolla. Una manna per il mio palato che odia la cipolla…
Nella seconda immersione oltre a far snorkeling, ci cimentiamo anche in tuffi dalla barca.
Il ritorno in barca è lungo, ne approfittiamo così per coltivare al meglio la nostra abbronzatura e per scambiare due chiacchiere con dei ragazzi scozzesi. L’argomento come spesso accade in questi casi è il calcio.
In serata andiamo a bere una birretta al solito PJ O’Brien, consci che domani sarà l’ultimo giorno intero nella terra dei canguri.

6/9 PALM COVE
E’ l’ultimo giorno. Cogliamo perciò l’occasione per tornare a Palm Cove a goderci l’ultimo sole australiano.
Questa volta, a differenza dell’altra, il mare è una tavola: nemmeno un’onda e l’acqua più calda.
La sera passa melanconicamente. Alle 5 abbiamo il taxi per l’aeroporto, dove il volo Virgin Blue ci riporterà a Sydney per prendere il volo intercontinentale. Salutiamo tutte le persone conosciute in questi 7 giorni in ostello e non solo. Diciamoci la verità: lasciare Cairns e l’Australia si sta rivelando più difficile del previsto.

7/9 SYDNEY
Preso l’aereo che da Cairns ci riporta a Sydney, abbiamo ancora diverse ore davanti a noi prima di imbarcarci sul volo intercontinentale che ci condurrà a Bangkok e che decollerà solo alle 18.
L’attesa è troppo lunga e pensare di aspettare quasi 8 ore nell’aerostazione è improponibile. Lasciamo di conseguenza i bagagli in deposito e prendiamo due biglietti per Sydney by Tube.
Ripercorriamo marciapiedi già calpestati tre settimane prima con enorme piacere; rivisitiamo l’Haymarket convinti di trovare il Paddy’s aperto per poter effettuare gli ultimi acquisti. Ma con grosso dispiacere lo troviamo chiuso. Daniele diventa una furia: lui non ha ancora comprato nulla e aspettava questo momento per poter fare folli acquisti. Ci riduciamo quindi a comprare qualcosina negli altri negozi del centro e torniamo mesti e tristi in aeroporto quando l’orologio segna le 16.
Ci siamo. Abbiamo le cinture allacciate e l’aereo sta per decollare.
Ne è passato di tempo… Sembra ieri che siamo partiti da Malpensa.
Il ricordo di questa vacanza rimarrà indelebile nelle nostre menti. Non solo per i posti visti e per la piacevole routine vacanziera, ma soprattutto per lo stile di vita australiano, così cordiale e amichevole come mai trovato da nessun altra parte. Mettiamoci anche il fatto di essere ben consci che un posto collocato dall’altre parte del mondo rispetto all’Italia, ben difficilmente viene visitato due volte, che le lacrime sono d’obbligo.
Dovremmo dire addio, ma ci viene più facile dire: ARRIVEDERCI Australia.

11/9 MILANO
Dopo 3 giorni trascorsi a Bangkok, facciamo ritorno a casa.
Bangkok l’avevamo già vista in un precedente viaggio in Thailandia, pertanto la conoscevamo già. E’ stato però utilissimo fermarci là per tre giorni, in modo da alleviare la tristezza per la partenza dall’Australia e per fare shopping sfrenato.
Domani ricominceremo a lavorare… Non si può riportare il datario al 16/8?
Che malinconia!

Mirko
 
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5 replies since 8/8/2006, 21:02   1491 views
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