Kiev, Mosca, San Pietroburgo un viaggio nel cambiamento, di Raffaele Banfi

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S o n i a
view post Posted on 9/8/2006, 12:22 by: S o n i a


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Un altro interessante reportage di viaggio di Raffaele Banfi: Kiev, Mosca e San Pietroburgo in un tour ricco di spunti storici e artistici, visto attraverso gli occhi attenti dell'autore.


Kiev, Mosca, Sanpietroburgo un viaggio nel cambiamento

Data inizio viaggio: mercoledì 20 agosto 2003
Data fine viaggio: sabato 30 agosto 2003

Un giro in quello che era l'immenso impero delle Reppubbliche Socialiste Sovietiche. Un viaggio in alcuni paesi in evoluzione, dove uscire dal passato richiede un grande coraggio ed un grosso impegno ...

mercoledì 20 agosto 2003. Kiev - parte prima
Partenza da Rovello, puntuali alle 5,00, direzione aeroporto di Malpensa, partenza per Francoforte prevista alle 7,00 ed alle 7,15 si decolla, neppure il tempo di girare nei duty free!!!
Dopo 1,45 ore di volo atterriamo nell'immenso aeroporto di Francoforte. L'aereo si ferma lontano dai bracci meccanici, occorre un pullman per approdare alla struttura aeroportuale, attraversiamo a piedi una gran parte della struttura per dirigersi verso l'uscita per Kiev. La partenza prevista per le 9,35 è posticipata alle 10,10, abbiamo il tempo di vedere l'aeroporto, non molto pulito (soprattutto i servizi igienici) e confusionario, l'efficienza dei tedeschi subisce subito un grosso smacco !!!! Finalmente ci s'imbarca per Kiev, l'aereo è decisamente più grande di quello che ci ha portato in Germania, si decolla con 1 ora di ritardo, volo quasi tranquillo, un po' di perturbazioni ci fanno sobbalzare e dopo aver attraversato una coltre di nubi si vede il suolo ucraino. Si atterra, le formalità di sdoganamento sono rallentate dalle incomprensioni create dalla lingua, i documenti da compilare scritti in cirillico non sono di facile comprensione, a rallentare la velocità contribuisce il numero del gruppo (31 persone), che con tempi diversi riesce a superare il controllo dei passaporti. Ritirate le valige e superato, non senza difficoltà, un ultimo controllo ci avviamo verso l'uscita, incontriamo la nostra guida con un cartello in cirillico, cartello che inizialmente ignoriamo, solo quando la sentiamo parlare italiano capiamo che è lei. Ricompattato il gruppo, caricato il bagaglio sul pullman, partiamo per la prima parte del tour che ci attende, il giro di Kiev. Non ho la giuda dell'Ucraina, faccio fatica a seguire, prendo appunti e scatto diapositive, si annunciano tre giorni massacranti per poter ricordare tutto, al rientro in Italia dovrò acquistare la guida del TCI!!!!
Kiev, 3 milioni di abitanti, origine antichissime, la madre della Russia, è stata la prima città dove Vladimiro partì per la costruzione dell'impero, dove nel 988 si fece battezzare nel fiume che attraversa la città e diede una spinta internazionale al riconoscimento della Russia d'allora.
Dall'aeroporto per giungere alla città si percorre per 30 km una strada che attraversa una immensa parte boschiva. Terminata la distesa di piante si vedono le prime abitazioni, alcune moderne (sono i ricchi che costruiscono le case fuori città), ma la maggior parte sono fatiscenti, danno l'impressione d'essere semi abbandonate, ma sono abitate. Lo stipendio di un dipendente con incarichi di prestigio non raggiunge i 200 €/mese .
Man mano che ci addentriamo nella città quartieri realizzati in prefabbricati di cemento ci appaiono dinanzi agli occhi, è l'edilizia popolare, è comunque una casa per la gente. Viste da fuori non appaiono ben tenute, chissà gli interni .....
Proseguendo verso il centro si passa per la zona industriale, lo stato d'abbandono e di trascuratezza, vista dall'alto della strada, è elevato, sembra d'essere in un film italiano dei primi anni '50. Col pullman, ci si addentra nella città, la guida si chiama Dalia, decanta la sua nazione evidenziando gli aspetti positivi, qualche frecciatina verso la gestione degli anni del comunismo. Il pullman si ferma, inizia la visita della città.

Ci fermiamo alla chiesa di Sant'Elia, edificata nel IX sec. rifatta nel 1700, le icone presenti sono del '600-'800. L'iconostasi è stata rifatta. E' la prima chiesa di Kiev. L'impatto con la cultura ortodossa è forte, la ricchezza e la decorazione di queste chiese è veramente notevole, ognuna di loro è un piccolo capolavoro, sapessimo valorizzare così anche i nostri capolavori italiani...
Usciti dalla chiesa di Sant'Elia subito a destra troviamo la chiesa di San Nicola lungo il fiume, la facciata è in stile barocco ucraino, è una chiesa che è stata riaperta al culto dopo la repressione del regime comunista. La guida si sbilancia sul passato ???

Proseguiamo verso il centro, si passa vicino alle università, si arriva ad una piazza dove c'è la fontana con una statua di Sansone che lotta con un leone (la statua originale è conservata presso la pinacoteca nazionale), ci fermiamo a visitare la chiesa della Dormizione della Santa Vergine, chiesa famosa per le icone antiche, al suo interno è presente una sola delle 3 originali, le altre sono nei musei russi di mosca e San Pietroburgo).
Si riparte, si transita nel quartiere degli artisti e vicino alla chiesa di Sant'Andrea, dove ritorneremo nei giorni successivi, l'aspetto del quartiere è affascinante, assomiglia a Montmartre a Parigi, bancarelle, artisti, pittori avvolgono i marciapiedi e le piazzette della ripida ed acciottolata strada che sale sulla collina dove sorge la chiesa di Sant'Andrea. Proseguiamo ancora un poco ed arriviamo a Santa Sofia. Il pullman si ferma, scendo, l'occhio spazia dall'imponente entrata della chiesa, un campanile azzurro e bianco in stile barocco ucraino, ad un viale ampio e spazioso fino alla fine dello stesso dove sorge un altro edificio dalle cupole dorate, la chiesa di San Michele, c'informa la guida.
Entriamo a Santa Sofia, il cortile permette la vista della chiesa in modo limpido e pulito dalle mura circostanti, la sua bellezza lascia senza fiato, la facciata bianca, il tetto verde, le colonne verdi, il contrasto è forte, stupendo infonde un'aria di regalità. La chiesa edificata nel 1037 (TCI pag. 16). Nel 1240 Kiev viene invasa dai mongoli, la parte superiore della città, dove sorge la chiesa viene distrutta ma la chiesa viene risparmiata, l'interno viene rifatto nel periodo barocco. Oggi l'interno della chiesa si presenta nella sua forma originale, solo il pavimento è stato sostituito dalle mattonelle di ghisa, che gli procura un aspetto veramente originale. L'abside e la cupola sono ricoperti di mosaici del XI sec., originariamente erano 1600 mq. Di mosaici, oggi sono presenti 200 mq. I mosaici sono rarissimi in Ucraina e sono di una bellezza veramente stupefacente, il colore primario, oltre l'oro, è il rosso/verde. L'iconostasi è lignea dorata in stile barocco. All'interno della chiesa una stanza è dedicata a San Michele, chiesa del XIII sec. Distrutta nella dominazione sovietica per far spazio ad un palazzo con funzione politica. Sono conservati dei mosaici del XIII sec. Trasferiti prima della distruzione, i cui colori sono verde/blu, parte degli stessi sono stati trasportati nei musei di Mosca e San Pietroburgo.
Comincia a piovere, l'escursione subisce una modifica, si va a veder la chiesa di San Vladimiro, colui che nel 988 convertendosi ha introdotto il cattolicesimo in Russia, la chiesa edificata nel 1870 in stile neoclassico e neobizantino contiene affreschi di pittori locali, il più famoso è il battesimo di Vladimiro.
Finalmente giungiamo all'albergo, Hotel President, è maestoso 10 piani, entriamo è semideserto, solo una parte del bar e del sottostante casinò si rivelerà sfruttata, non so se è solo un periodo di morta, ma sentito quanto la guida ci ha raccontato in merito alle retribuzioni mensili, desumo che siamo dei gran signori per loro. Valutiamo i prezzi delle bevande presenti nei chioschi, veramente bassi meno di un terzo che da noi....
Cena classica ucraina, verdure, carne, dolce, tutte servite velocemente. Abbiamo il tempo per un'escursione serale, ci avviamo verso il centro della città. Il contrasto è forte si va dalle case in mattoni pieni senza rivestimento ai palazzi del settecento e dell'ottocento ricchi di manufatti ornamentali, ai palazzi d'epoca sovietica cupi e grigi, fino alle moderne costruzioni con vetrate imponenti. I negozi evidenziano ancora più marcatamente la differenza, si va dai venditori di sigarette (anche singola), ai tavoli dove vendono bevande posti sui marciapiedi delle strade fino ai modernissimi negozi con i telefonini dell'ultima generazione.
Anche qui viene confermata la proporzione occidentale, il 5% della popolazione detiene il 95% della ricchezza, ma qui il contrasto è elevato, la classe media e difatti inesistente, si vedono solo ricchi e poveri.
Girando per le vie della città si nota come i palazzi ben tenuti siano illuminati, grande esempio per valorizzare le bellezze italiane, la strade sono ampie e pulite, la gente è tranquilla, qualcuno è un poco alticcio per la birra che scorre a fiumi, ma nulla di preoccupante. E' piacevole passeggiare, ci addentriamo in un mercato aperto 24 ore, sono presenti solo fiori, pesce e caviale. Si rientra, dall'albergo la vista spazia sulla città, si vedono sfrecciare le auto su uno dei grandi vialoni della città.
.... segue ....

Edited by S o n i a - 9/8/2006, 13:35
 
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