Kiev, Mosca, San Pietroburgo un viaggio nel cambiamento, di Raffaele Banfi

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S o n i a
view post Posted on 9/8/2006, 15:06 by: S o n i a


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martedì 26 agosto 2003. Mosca

Partiamo alle 8,50 verso il Cremlino, siamo subito imbottigliati nel traffico, piove, si procede a rilento, si vede gente per strada senza ombrello, auspicherà il bel tempo o non hanno l'ombrello?? Viaggiando a rilento si può osservare le abitudini dei moscoviti, la fisionomia è diversa dagli ucraini, i tratti sono più marcati i visi meno belli, invecchiando le persone tendono ad irrobustirsi, sarà l'effetto della birra e del cibo??
Finalmente arriviamo al Cremlino (TCI pag. 65), sotto la pioggia ci mettiamo in coda per passare i controlli degli agenti del KGB. Entriamo, l'impressione è di trovarsi in un vasto territorio protetto dalle mura esterne, effettuiamo un giro veloce, ci sono file ad ogni edificio ed in ogni punto fotograficamente interessante. Imponenti sono il cannone dello Zar e la campana di Elisabetta I, i più grandi del mondo ed entrambi inutilizzabili,: Visitiamo la chiesa dell'Annunciazione (TCI pag. 71) vi sono affreschi dorati della vita della Madonna, l'iconostasi è scolpita e dorata., la sensazione è quella d'esser in una stanza dorata, da togliere il fiato. Un tempo l'accesso era riservato solo ai nobili, di squisita finitura il trono ligneo riservato al reggente di Mosca.
Usciamo e sotto l'acqua ci dirigiamo verso la chiesa dell'Annunciazione, la chiesa è anticipata da un porticato interamente affrescato, i portali sono azzurri con decorazioni floreali in rame e oro.
Proseguiamo il giro con la chiesa di San Michele (TCI pag. 74), gli affreschi sono meno pesanti dei precedenti, l'iconostasi è più recente con uno sfondo rosso e dorata.
Proseguiamo il giro vedendo il tesoro della Russia (TCI pag. 75), un vero capolavoro d'alta oreficeria, da togliere il fiato, emozione infinita ed unica, il valore dei gioielli è inestimabile. Non certamente inferiore per bellezza artistica è il tesoro degli zar (TCI pag. 74) una inestimabile raccolta di vestiti, carrozze, troni, corone, scetri, armi finemente cesellate, suppellettili, abiti sacri e paramenti della Russia Imperiale.
Usciti ha smesso di piovere, si vede il cielo azzurro, ci fermiamo per il pranzo su un battello ormeggiato sul fiume Moscova, dal battello si vede la città ed una fabbrica posta in riva al fiume. Nel pomeriggio avendo del tempo libero decido si aggregarmi a coloro che andranno a visitare il Museo Puskin (TCI pag. 121), stupenda la sala egizia, quella degli sciti con la scrittura cuneiforme ed i sigilli, i quadri italiani dal rinascimento, i quadri degli impressionisti, è la prima volta che li ammiro nella loro bellezza con tranquillità e sono contento di aver usufruito di questa possibilità. Superbo il Tesoro di Priamo, solo per questo valeva la pena di venire a Mosca.
Il rientro in albergo è praticamente una lunga coda a 6 corsie, i 17 km li percorriamo in 2 ore, se andavamo a piedi avremmo impiegato meno tempo, non possiamo certamente lamentarci del traffico di Milano.
.... segue ....
 
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