Kiev, Mosca, San Pietroburgo un viaggio nel cambiamento, di Raffaele Banfi

« Older   Newer »
  Share  
S o n i a
view post Posted on 9/8/2006, 16:13 by: S o n i a


Group:
Administrator
Posts:
13,316
Location:
Trieste

Status:


giovedì 28 agosto 2003. Mosca

L'impressione della sera che San Pietroburgo è una città cosmopolita differente da Mosca è ampiamente confermata dalla colazione che si presenta in albergo, un'infinità di cibarie, ricche ed assortite, la colazione avviene in un locale che la sera sembra destinato a spettacoli ed è una specie di fabbrica della birra.
La giornata si presenta piovosa, guardando il programma penso che ci aspetto un bel bagnetto!!! Durante il viaggio , Nikita c'informa della vita a San Pietroburgo, diversa da Mosca e non solo per il tempo e per la luce, d'inverno solo 5 ore di luce al giorno, mentre d'estate si arriva alle 21 ore di luce, siamo sopra il 60° parallelo e l'altezza la si vede alla sera col tramonto che arriva verso le 22,00. A San Pietroburgo lo stipendio medio è 130 €/mese, al pensione 50 €, per questo nei musei i sorveglianti sono tutti pensionati, per arrotondare la pensione.
Arriviamo a Pedrodvorec (TCI pag. 268), lungo la strada abbiamo la visione dei giardini all'italiana ed il retro del Palazzo (denominata la Versailles del nord). Arriviamo all'ingresso ci mettiamo in fila sotto la pioggia, qui i musei aprono alle 10,30, sono le 10,00 ne approfitto per fare delle foto, non si sa mai con quessto tempo estremamente variabile ..... S'inizia ad entrare, alcuni gruppi ci superano, la giuda ci dice che basta dare al responsabile una mancia (50€) per entrare prima, le tangenti sono universali penso,. Il responsabile è una persona di mezza età dall'espressione non molto felice .... Dopo 1,30 ore di fila sotto una bella piogerellina riusciamo ad entrare, nel Palazzo Grande, ci fermiamo per lasciare gli impermeabili bagnati e gli ombrelli in guardaroba, poi calziamo le soprascarpe per non rovinare il pavimento di parquet che caratterizza il palazzo. Si accede all'interno dallo scalone di Gala, completamente affrescato con stucchi dorati e pavimento in parquet, è il barocco russo, lo stile caratterizza tutto il palazzo e lo rende decisamente affascinate, più dei nostri palazzi che hanno il pavimento di marmo. Giriamo per sale immense e decorate, un vero sfarzo di bellezza, curiosa è a sala delle udienze, piccola rispetto alle altre e per aumentarne la prospettiva sono stati posti degli specchi alle pareti che si riflettono fino a sette volte, un bell'effetto ottico, la fantasia italiana dell'architetto Rastrelli si nota. Nella sala da pranzo il servizio inglese per 30 persone è composto da 196 pezzi di pregiatissima porcellana e cristallo. Stupendi sono i lampadari in cristallo di Boemia ed ametista. Subito diversa come stile appare la sala dei quadri, dove alle pareti sono appesi in modo uniforme creando continuità senza soluzione: ben 368 quadri. Quando a fine giro si arriva allo studio di rovere appartenuto a Pietro il Grande, l'atmosfera, il calore, l'energia presente rinvia la mente ad Urbino alla studiolo del Duca Federico di Montefeltro.
Usciti dal palazzo facciamo un giro per i giardini per ammirare le innumerevoli fontane presenti, vicino all'edificio di Monplairis (residenza estiva di Pietro il Grande), possiamo dare uno sguardo al golfo di Finlandia, ampia visione senza confini sul mare, capisco perché Pietro il Grande ha voluto in questa magnifica posizione la sua residenza estiva, un amante della navigazione e del mare come lui non poteva scegliere vista migliore. Vicino all'edificio c'è una fontana che al passaggio delle persone zampilla improvvisamente ed in modo articolato, gli scherzi erano di moda nel XVIII sec..
Si pranza nell'ala del palazzo nella parte costruita da Rastrelli che congiunge Palazzo Grande con il padiglione dell'Aquila Imperiale. Si riparte verso San Pietroburgo, durante il viaggio posso osservare meglio la zona acquitrinosa, non del tutto bonificata, si transita al fianco di laghi ricoperti di canneti o di ninfee, vediamo un palazzo degli zar, oggi restaurato e residenza estiva dal Presidente della Russia, passiamo dinanzi ad un'immensa scuola militare navale, oggi abbandonata per mancanza di fondi. Nikita ci illustra altre curiosità della Russia, i negozi alimentari sono aperti 24 ore, la periferia di San Pietroburgo è formata da quartieri dormitorio con palazzi di almeno 9 piani, nella città il massimo dell'altezza è 5 piani (escluso il palazzo del KGB), negli appartamenti è diffusa la coabitazione delle famiglie con in comune bagno e cucina. Negli ultimi anni i prezzi sono stato soggetti ad un'inflazione del 6200%. Attualmente i prezzi delle abitazioni e dei beni ritenuti di lusso (auto, moto, vestiti importati ....) sono espressi in dollari americani. Mentre Nikita c'illustra questi aspetti della vita ci avviciniamo al centro della città, ci fermiamo, c'è coda, il traffico sembra impazzito, le tre corsie di marcia per senso diventano sei corsie mono direzionali, le auto in senso contrario al nostro viaggiano sul marciapiede, qualcuno tenta un'inversione bloccando ulteriormente il traffico, è l'entropia del traffico !!!! E' divertente osservare il tutto dal pullman. Un tram è fermo, bloccato anche lui, la gente scende, si avvia verso la metropolitana, è incredibile osservare la calma e la rassegnazione di questo popolo, come se tutto possa accadere, come se i problemi fossero una cosa normale. Qualcuno approfitta del blocco per aggiustare l'automobile e s'improvvisa meccanico al centro della strada, usanza molto diffusa a San Pietroburgo. Alla fine scopriamo che questo caos è causato da un ingorgo ad un incrocio... Riusciamo a riprendere la marcia, passiamo nei presi del porto, percorriamo San Pietroburgo lungo i suoi canali fino alla Piazza di Sant'Isacco ed alla cattedrale di Sant'Isacco (TCI pag. 192), sulla piazza c'è il monumento equestre dedicato allo zar Nicola I, proseguiamo il tour per rientrare in albergo, la sensazione è che San Pietroburgo è un misto ideale tra Venezia ed i suoi canali e Vienna con i suoi palazzi del '700 e '800, un bel mix di cultura, arte, tradizione, storia.
La sera in hotel mi fermo a proseguire il diario mentre qualcuno è uscito per vedere la città di sera. Domani il programma prevede la visita all'Ermitaz, è meglio che legga qualcosa in merito al palazzo ed al museo, non voglio essere impreparato ad un appuntamento così importante.
.... segue ....
 
Web  Top
14 replies since 9/8/2006, 12:22   2126 views
  Share