Kiev, Mosca, San Pietroburgo un viaggio nel cambiamento, di Raffaele Banfi

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S o n i a
view post Posted on 9/8/2006, 20:03 by: S o n i a


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sabato 30 agosto 2003. San Pietroburgo - parte quinta

Le auto, si vedeva circolare tante Mercedes, le Limoussine , sono utilizzate dalle spose, ma la maggior parte della popolazione utilizza le Lada, la Fiat russa, si vedono circolare le 124 e 125, che li hanno altri nomi, i modelli non hanno un nome ma hanno i numeri, ad oggi sono arrivati al modello 9. Mediamente un'automobile cambia proprietario ogni 50.000 km. Vi sono delle auto in circolazione che hanno più di 20 anni, siccome l'auto è un lusso la gente cerca di tenerla il più possibile, basta che cammini e va bene. Non importa lo stato esterno, importa che cammina. Quando si ferma, a volte viene abbandonata lungo la strada senza targa. Sono presenti pochi modelli di marche europee recenti. I ricchi sfoggiano i costosi fuoristrada giapponesi ed americani. Nelle campagne è impossibile muoversi senza fuoristrada in quanto le strade nei villaggi non sono asfaltate.
I restauri. Gli stati visitati hanno investito molto nel restauro delle opere d'arte che erano state distrutte sia durante la guerra si durante il periodo di dominio sovietico. Grande maestria degli artigiani russi ed ucraini nel riportare tutto agli antichi splendori.
Le pubblicazioni. Seppur sono città molto frequentate da turisti, trovare delle pubblicazioni di livello medio/medio alto in italiano risulta abbastanza difficile. Molto diffuse sono quelle in francese, in inglese ed in tedesco. Le migliori sono stampate in francese e sono reperibili all'interno dei musei o in librerie specializzate (quasi sempre adiacenti a musei o Monasteri).
Il giro è stato una grande opportunità non solo dal punto di vista culturale ed artistico, è stata la possibilità di vedere la società ucraina e russa in piena rinascita o forse in pieno riscatto culturale, artistico con l'Europa così lontana e così vicina. Starà a noi europei essere in grado d'avvicinare questa nazione così antica, così grande e non creare ulteriori divisioni che nello scorso secolo hanno caratterizzato la storia.
Ora non resta che trascrivere questo diario di viaggio, ed integrarlo con i libri acquistai in loco che manterranno vivo questo stupendo viaggio .....

di Raffaele Banfi
 
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