Tasmania, l'Australia dimenticata, di Andrea Gaboardi

« Older   Newer »
  Share  
S o n i a
view post Posted on 9/8/2006, 12:33 by: S o n i a


Group:
Administrator
Posts:
13,316
Location:
Trieste

Status:


Ecco il diario del viaggio in Tasmania di Andrea Gaboardi: una meta al di fuori dai soliti itinerari turistici, affrontata con spirito avventuroso e raccontata con passione. Ringrazio l'autore per avermi permesso di pubblicare questo diario.

Tasmania, l'Australia dimenticata
Scopriamo uno degli ultimi paradisi naturalistici

Introduzione
I miei viaggi sono tutti dei viaggi low-budget e generalmente piuttosto lontani dai più consueti itinerari.
Questo è il resoconto del mio viaggio di 11 giorni in Tasmania con partenza da Melbourne. Gran parte del viaggio è occupata da un lungo trekking.
Per la fornitura dell'equipaggiamento ringrazio il Prof. Stewart Dickinson di Outdoor Education della University of Melbourne.
Qualsiasi commento è molto apprezzato: siate clementi, non sono un grande scrittore.

Itinerario
PRIMO GIORNO
Dopo aver preparato il capace zaino con tutto l'equipaggiamento necessario (viveri compresi) attraverso Melbourne e giungo al molo con un certo anticipo assieme a due mie amiche americane (che faranno un vacanza molto più tranquilla affittando un'auto).
Ci imbarchiamo sullo "Spirit of Tasmania", una bella nave che in 14 ore di traversata notturna ci permetterà di attraversare il tempestoso Bass Strait e giungere in Tasmania. Il biglietto è costato 200A$ e comprendeva anche un pass della durata di 7 giorni su quasi tutte le linee di bus della Tasmania. Dopo aver trovato il mio lettino nell'ostello sulla nave (a aver scoperto che si trova vicino alla piscina), faccio appena in tempo ad uscire per godermi il tramonto su Melbourne dalle acque della Phillip Bay.
Una volta usciti dalla baia lo stretto, conosciuto come una delle acque più agitate del mondo, si conferma fedele alle tradizioni.
Fortunatamente non soffro il mal di mare e vado a mangiare nel simpatico self-service (compreso nel prezzo del biglietto), manco a dirlo faccio una grande scorpacciata in compagnia di due simpatiche ragazze canadesi che ho conosciuto al tavolo. Andiamo a bere insieme al bar dove trovo le amiche americane e tre simpaticissimi ragazzi tedeschi. Fedeli alle tradizioni australiane ci riempiamo di birra e quindi decidiamo di andare a fare un tuffo in piscina... Maledizione, chiude alle 22! Pazienza.

SECONDO GIORNO
La notte passa molto bene e l'indomani mattina esco sul ponte (dopo aver fatto la colazione compresa nel biglietto) ad osservare i primi raggi di sole sulla Tasmania.
L'impatto è davvero favoloso. La nave attracca al porto di Devonport, nel nord-ovest della Tasmania. Fidandomi della mia guida Lonely Planet non perdo tempo a visitare questa moderna cittadina portuale e dopo aver passato l'ispezione (è vietato portare frutta, verdura, animali e altre cose in Tasmania per paura di malattie) prendo il primo bus per Launcheston, la terza città più antica d'Australia.
A prima vista Laucheston non sembra neanche una città, piuttosto un grosso villaggio e per arrivarci attraversiamo verdi colline adibite a pascolo o ricoperte di alberi di mele e pittoreschi villaggi che mi sembrano di frontiera (ma ne vedrò di molto più sperduti in seguito).
Laucheston è davvero molto bella, ha un fascino molto particolare, un misto di sensazioni da luogo remoto, da angolo sperduto del mondo ed eleganza coloniale, con ampi e verdeggianti parchi e suggestivi e pittoreschi negozi che si aprono su strade ampie e spesso dritte laddove non costeggiano il mare che qui è praticamente un fiordo.
Dopo aver trovato finalmente un ostello libero (uno era chiuso e l'altro era diventato un più costoso B&B) vado a sgranchirmi le gambe al Cataract Gorge, uno stretto e suggestivo canyon situato a una ventina di minuti di cammino dalla città.
E' un posto molto tranquillo e percorro uno stretto sentiero che corre lungo la cengia del crepaccio e che conduce al First Basin, un bacino artificiale, e poi oltre verso zone più naturali. Una camminata davvero piacevole e allietata anche dallo splendido sole di Aprile e dal passaggio sullo Swinging Bridge, uno stretto ponte di corda dal nome evocativo.
La sera dopo aver cenato con alcuni amici conosciuti sulla nave incontro i due ragazzi tedeschi con cui affronterò l'Overland Track. Nel pomeriggio mi sono procurato i biglietti scoprendo che non sono compresi nel mio pass. Infatti esistono 3 linee principali di bus in Tasmania (non ci sono treni): Redline (la più diffusa), Hobart (diffusa nel sud) e Tasmanian Wilderness che invece raggiunge le zone più isolate. Il pass per gli autobus è valido per le prime due e non per la terza.
Due parole merita il Laucheston City Youth Hostel: l'impressione non è granché e c'è il coprifuoco a mezzanotte tuttavia il proprietario è un vero esperto di viaggi avventurosi e volendo affitta a ottimo prezzo una gran quantità di materiale.
continua...

Edited by S o n i a - 9/8/2006, 14:44
 
Web  Top
3 replies since 9/8/2006, 12:33   2220 views
  Share