c'era una volta il pub, in crisi un'istituzione

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andrew002
view post Posted on 4/3/2009, 19:18




The Duke of York uno dei piu famosi e frequentati pub del centro di Londra.

Ore 12.30 lo scenario è desolante; il grande locale è completamente deserto le pompe di birra alla spina ferme.
I gestori dicono che da alcuni mesi il livello di occupazione dei tavoli è sceso inesorabilmente nonostante tutti i tentativi di arginarlo.

La crisi dei pub e della birra in Inghilterra sta raggiungendo vette molto preoccupanti con ripercussioni a c atena molto profonde che vanno dalla occupazione fino allo stravolgimento delle caratteristiche stesse delle città inglesi nelle quali sempre di più i pub vengono sostituiti da rivendite di prodotti etnici e da catene multinazionali aliimentari e di bevande (Starbucks, Nero ecc...)

Ai pub non resta che chiudere oppure trasformarsi in siti multifunzionali col risultato di perdere completamente la loro identità di public houses che li aveva resi famosi ed esportati in tutto il mondo contribuendo a quella diffusione enorme dello stile british che contribuiva ad alimentare anche una considerevole fetta di turismo di importazione.

I dati sono allarmanti.
Secondo gli ultimi dati diffusi dalla British Beer and Pub Association, il consumo di birra nel Regno Unito è crollato ai livelli più bassi degli ultimi dieci anni. Nella pubblicazione UK Quarterly Beer Barometer relativa al quarto trimestre del 2008, i dati sono davvero eloquenti: -8,3% le vendite di birra in totale; -9,9% le vendite di birra nei pub; -6,5% le vendite di birra nei supermercati; -181 milioni gli introiti statali derivanti dalle tasse sulla birra.

Il dato interessa anche il settore del vino perché è proprio quest’ultimo che ne sta traendo vantaggio: se ne consuma sempre di più proprio all’interno dei pub! Tanto che “le esportazioni di vino Made in Italy oltre manica - stima la Coldiretti - hanno superato nel 2008 per la prima volta il valore di mezzo miliardo di euro con una predilezione per lo spumante”

La tendenza colpisce perché si tratta della Gran Bretagna, un paese che per tradizione ha sempre bevuto birra. Settore quest’ultimo che sta entrando in forte crisi: all’aumento della tassazione, il Governo vorrebbe far seguito con il pagamento di una somma extra pari a 300 milioni di sterline da parte dei pub (costo per l’introduzione di un codice di pratica obbligatorio).

Tanto che è sorta una campagna intitolata Axe the Beer Tax – Save the Pub, a supporto del settore dei pub! British Beer and Pub Association chiede al governo delle azioni a sostegno dei pub e della birra.

E intanto i pub chiudono, è stato calcolato che ne chiudono una media di 3000 all'anno in tutta la Gran Bretagna.

a dire il vero personalmente non ho ancora percepito il fenomeno; sono stato a Londra un paio di mesi fa, prima di Natale ed ho riscontrato la solita affluenza con problemi di trovare posto per cena in qualsiasi pub del centro dopo dopo le 19.
Però se le cifre sono quelle c'è poco da fare, evidentemente la crisi c'è.
Io credo che la diffusione del vino si dovuta al fatto che ormai il costo della pinta e del bicchiere praticamente si equivalgono mentre la birra prima era un prezzo molto piu basso; e poi l'importazione di vini frizzanti e di bassa gradazione bevibili anche lontano daipasti ha fattoil resto insieme alla imposizione fiscale piuttosto pesante ed anche alquanto strana direi.
A Londra è rimasta ormai una sola birreria , la Fullers mentre prima ce n'erano moltissime.
Un'altroproblema è quello della esportazione; le tipiche birre inglesi (le ales) fuori dai confini britannici pacciono poco e quindi viene a mancare loro tutto il ricco mercato dell'europa continentale che predilige le birre di tipo lager (quelle molto gassate e schiumose che conosciamo tutti).
Tempo ebbi una forte delusione proprio qui a Livorno quando sulbancone di uno dei due o tre cosiddetti pub vidi con mia grande sorpresa,una pompa dall'aspetto a me molto familiare; si trattava della John Smith , una delle birre ales piu note e buone d'Inghilterra, dal sapore extra smooth...'na favola! purtroppo la pinta mi rimase in gola;la pompa era vuota, il proprietario aveva fatto un tentativo di lancio ma nessuno la consumava. :cry:
 
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view post Posted on 5/3/2009, 06:31


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E' un gran peccato. Succede un po' come per le nostre osterie di veccho stampo, trasformate in paninoteche, ristoranti ecc. ...
Chissà se è una questione legata alla crisi economica o piuttosto a un cambiamento più profondo di stile di vita, soprattutto fra i giovani londinesi.
 
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andrew002
view post Posted on 18/3/2009, 23:04




sicuramente c'è un po di tutto in questa crisi.
Il pub nonostante abbia subito notevoli trasformazioni (ad esempio il classico gioco delle freccette adesso è sostituito dai videopoker e gli schermi televisivi non mancano mai) è pur sempre una istituzione tradizionale e quindi le nuove generazioni magari preferiscono altri tipi di locale anche se devo dire che io nei pub ne vedo ancora moltissimi di giovani.
Il consumo della birra che è direttamente legato alla sorte dei pub ne segue quindi la crisi ma io spero che gli inglesi che restano pur sempre dei tradizionalisti finiranno per salvare ipub senza i quali l'Inghilterra perderebbe davvero gran parte della sua identità.
Se vuoi conoscere davvero l'Inghilterra e gli inglesi devi entrare nei pub e mescolarti alla gente.
 
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2 replies since 4/3/2009, 19:18   119 views
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