Viaggio nella magiche atmosfere del Sud Europa: Andalusia, Siviglia-Cordoba-Granada-Gibilterra-Tarifa-Siviglia

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view post Posted on 30/6/2009, 22:18

Denis Bellone

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Pur essendo un grande ammiratore del Nord-Europa, dei suoi colori e paesaggi così diversi dai nostri, che abitiamo nella parte più meridionale dell'Europa, devo assolutamente dire che anche il profondo Sud-Europa sa regalare al visitatore che si accinge a scoprirlo quella buona dose di atmosfere, paesaggi, ambienti assolutamente unici.

Vi racconto il mio viaggio in Andalusia, "un mondo a Sud dell'Europa"...

1° GIORNO:

L'idea di un viaggio in Andalusia era nata qualche mese prima, verso marzo, nel tentativo di trovare una destinazione che riuscisse a non farci spendere troppi soldi ma che al contempo riuscisse a regalarci qualcosa di bello. L'Andalusia ha coniugato entrambi gli aspetti, superando le attese!

Partiamo come sempre da Pisa, volo Ryanair per Siviglia, atterriamo in perfetto orario alle 12.20 nell'aeroporto spagnolo e ritiriamo l'auto a noleggio presso la compagnia Alamo-National. Con nostra grande sorpresa, ci tocca una macchina di categoria molto superiore alla "economy" da noi prenotata, anche se decisamente più ingombrante!!
Come da itinerario prestabilito, decidiamo di abbandonare Siviglia, alla quale dedicheremo gli ultimi giorni, e ci dirigiamo immediatamente a Còrdoba, che dista circa 130 km. Intorno alle 3 siamo vi arriviamo, il caldo è opprimente, il termometro segna 44 °C, ci infiliamo nel nostro albergo e cominciamo ad adottare i ritmi di vita andalusi, fatti di lunghe pause (la "siesta") e orari decisamente "più tardi" rispetto a quelli italiani.
D'altronde il caldo non permette altre soluzioni...

Così iniziamo la visita di Cordoba intorno alle 17, la città è tutto sommato piccola, visitabile in un paio d'ore: segnata dal fiume Guadalquivir di aspetto decisamente "fangoso", tutte le principali attrazioni culturali si sviluppano sulla sponda destra del fiume.

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Grazie ad un'ottima ubicazione proprio in centro del nostro "hostal", possiamo subito visitare la Mezquita-Catedral, il principale monumento della città: si tratta di una ex Moschea riconvertita in cattedrale, dopo la Reconquista del 1492 e la successiva cacciata dei mori dalla Spagna. La cosa che colpisce (e colpirà x tutto il viaggio) è la straordinaria armonia con cui i due stili, musulmano e cattolico, si sono mescolati, quasi a volersi rispettare l'un l'altro, dando vita a veri capolavori, quali ad esempio la Mezquita.

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Caratterizzata, in pieno stile arabo, da grandi decorazioni sulle porte d'ingresso e da ampi spazi interni con cortili molto curati, è davvero un'opera d'arte, e non stupisce che l'UNESCO l'abbia dichiarata Patrimonio dell'Umanità.

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Purtroppo è tardi per visitarne l'interno, decidiamo così di proseguire la visita di Cordoba: i caratteristici vicoli, tutti rigorosamente con casette basse e bianche, sono uno spettacolo da percorrere, e ovunque si rinvengono tracce della presenza araba.

Altro punto di forza di Cordoba è l'Alcazar de los Reyes Catolicos, anch'essa ex costruzione araba riadattata dai sovrani cattolici: fontane, laghetti, ampi cortili contraddistinguono questa sorta di fortezza difensiva della città, tipica dell'urbanizzazione araba (la si ritroverà in tutta l'Andalusia)

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La parte più moderna di Cordoba è la parte decisamente meno interessante, fatta di grandi vie urbane in cui gli ingorghi sono la normalità, un pò come le fontane, davvero tantissime.

Il caldo inoltre non accenna a mollare la presa e sebbene si cerchi un pò di sollievo all'ombra e nei parchi, soprattutto antistanti alla centrale Plaza de Colòn, è necessario ricorrere a numerose bottiglie d'acqua x dissetarsi e ogni tanto bagnarsi un pò diventa indispensabile!

All'ora di cena arriviamo abbastanza affamati, vuoi un pò x il caldo, vuoi un pò x l'ora (mai prima delle 22) ma di locali ce ne sono tantissimi e tutti ad ottimi prezzi, grazie all'onnipresente "menu del dia" che con in genere 14 € permette di mangiare 1°-2°-dolce e da bere! Rincasiamo in albergo dopo aver ammirato la città nella sua versione notturna, con il Puente Romano sul Guadalquivir e la Mezquita a far bella mostra di sè.

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2° GIORNO: CORDOBA-GRANADA

In mattinata ci spostiamo verso Granada, mèta della nostra giornata. Siccome la distanza non è molta alterniamo un primo pezzo di autostrada a pezzi di statale, visitando ad esempio il caratteristico borgo di Priego de Cordoba, all'interno di un'area protetta in qualità di Parco Naturale: è un piccolo borgo andaluso, ma nulla più, per cui dopo le foto di rito decidiamo di proseguire per Granada dove arriviamo intorno alle 14. Il nostro albergo è un pò fuori dal centro, ma vicino al principale monumento cittadino, ossia l'Alhambra: Granada inoltre si situa in un contesto naturalistico assolutamente fantastico con le vette della Sierra Nevada a farle da sfondo.
Dopo l'immancabile "siesta" decidiamo di prendere il bus per andare in centro, e in circa 10' lo raggiungiamo: veniamo subito colpiti dal fatto che per combattere il caldo, nelle vie vengono stesi lunghi teloni ad un'altezza di 5-6 metri dal suolo, tra una facciata e l'altra dei palazzi, in modo da generare ombra! Il caldo è forte, siamo sui 33 °C, molto meglio rispetto a Cordoba!

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Granada è una città anche geograficamente abbastanza articolata: si arriva nella città moderna, ma in breve camminando per le vie principali le indicazioni rimandano a 3 siti: Albaicin, Alhambra e Cattedrale. La Cattedrale è monumentale ed è la prima cosa che visitiamo perchè proprio a due passi dalla Gran Vìa, dove ci ha lasciati il bus. Poi iniziamo la salita verso gli altri due monumenti, che si trovano su due colline uno di fronte all'altra. L'Albaicin è il quartiere arabo, rimasto tale e quale anche oggi, con ristoranti e negozi tipici, tutto in salita e culminante nella chiesa di San Nicola, dal quale c'è un belvedere che guarda dritto in fronte all'Alhambra: davvero monumentale questo complesso di fortezze in cima alla collina opposta, composta da più corpi. Dopo le foto di rito, scendiamo a valle e risaliamo la collina opposta per visitare l'Alhambra: scopriamo che purtroppo l'ingresso è riservato solo ad un n° di persone al giorno, ma x fortuna ci sono grandi aree sempre aperte al pubblico e ci limitiamo a visitare quelle. Peccato perchè i giardini interni, il Generalife e il Palazzo dei Nasridi devono essere veri capolavori dell'arte araba ma non ci è stato possibile visitarli all'interno...

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Comunque soddisfatti della visita e soprattutto dell'atmosfera molto "arabeggiante" che si respira in questa città, l'ultima ad essere conquistata dai cristiani non a caso, ci dirigiamo in centro per la cena, anche qui con l'imbarazzo della scelta visti i tantissimi locali. C'è ancora il tempo per un ultimo giro in notturna, visto che viene buio un pò più tardi qui, e l'Alhambra in notturna è ancora più bella se possibile che di giorno...

3° GIORNO: GRANADA-GIBILTERRA-TARIFA

Ci attende una tappa un pochino più lunga oggi, nell'ordine dei 250 km, così ci incamminiamo di buon ora dopo la colazione in hotel. Puntiamo decisamente verso l'estremo sud, attraversando paesaggi desolati, arsi dal sole, con ogni tanto qualche invaso artificiale, fino a giungere sulla Costa del Sol, il peggior esempio di deturpazione edilizia ed urbana della costa esistente in Europa: l'avevo sempre studiato all'Università ma vederlo dal vivo è impressionante. Chilometri e chilometri di palazzate, alberghi, ristoranti, locali proprio a due passi dal mare, fino a Marbella, città simbolo della Costa del Sol, tanto che si parla di "processo di Marbellizzazione" quando si parla di deturpazione... Puntiamo dritti a Gibilterra, la costa dopo Marbella migliora un pò, ma nel possedimento inglese la situazione in parte si ripresenta: Gibilterra è un cantiere aperto, iper-caotica, e la sua visita viene parzialmente riscattata dall'ascesa al The Rock, la parte più alta.

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Lì ci sono i famosi esemplari di scimmie che popolano il possedimento britannico, e che stanno in mezzo alla gente: davvero simpatiche!

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Così come bello è il panorama che da lassù spazia dal Marocco che è proprio di fronte, all'ampio golfo di Algeciras.

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Golfo che raggiungiamo subito dopo con l'auto visto che la nostra destinazione è Tarifa, punta estrema della Spagna, proprio di fronte alla costa marocchina, famosa per il vento, che davvero qui non manca! Paradiso per il windsurf e il kite, ma nonostante tutto un tuffetto in mare l'abbiamo fatto! :)
Tarifa è molto piccola, ma molto graziosa: le atmosfere caotiche della vicina costa del Sol sembrano lontane anni luce da questo borgo decisamente arabo nei tratti e nei costumi.

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4° GIORNO: TARIFA-SIVIGLIA

Dovendo raggiungere l'aeroporto di Siviglia entro le 13 per riconsegnare l'auto a noleggio, decidiamo di partire per tempo da Tarifa visto che sono di nuovo 250 km circa da percorrere. Avendo tempo forse una deviazione a Cadice o alla foce del Guadalquivir nel Parque Nacional de Donana avrebbe meritato, sarà per un'altra volta. Ci accingiamo a visitare il pezzo forte della vacanza, Siviglia! Città antica, anch'essa araba, orgogliosa e mai doma, patria della corrida e capoluogo andaluso: ce n'è quanto basta per fare di questa splendida città la mèta di un viaggio a sè stante.
Siviglia è una grande città, con un grande e bellissimo centro storico: tutto ruota intorno alla centralissima Avenida della Constitucion, che conduce alla ex moschea araba anche qui riadattata a chiesa: ne è uscito fuori un capolavoro, la Cattedrale e la Giralda, la torre che ha preso il posto del minareto sono uno spettacolo, e la chiesa è la più grande chiesa gotica del mondo. Neanche a dirlo, le dimensioni sono da spavento!

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Esattamente di fronte, si trovano i Reales Alcazares de los Reyes: questa volta la visita non ci sfugge e non c'è che dire, siamo rimasti a bocca aperta per l'assoluta bellezza dell'arte araba, mescolata a quella cristiana. A volte davvero non ci sono parole per descrivere la bellezza dei decori, delle sale, dei giardini di cui questi Alcazares sono dotati. Forse le foto riusciranno ad esprimere meglio di me il concetto!

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Dopo la visita agli Alcazares, decidiamo di perderci un pò nei vicoli della città, tra negozietti tipici, locali per "tapas" (spuntini) e souvenir di ogni tipo. Spostandoci verso il fiume Guadalquivir, già visto a Cordoba e qui ormai prossimo alla foce, non potevamo mancare di visitare la Plaza de Toros de la Maestranza, dove si trova la grande arena in cui si tengono le corride. Non sono un amante del genere, però la corrida fa parte in qualche modo della "cultura" di queste parti e ho cercato, vanamente, di comprenderne qualcosa... Lasciata l'arena, percorriamo tutto il lungofiume, una bella area attrezzata con piste ciclabili e tanto verde,

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fino alla monumentale Plaza de Espana: attualmente in restauro è un monumento al risveglio della nazione dopo l'epoca della dittatura di F.Franco, "el caudillo", che aveva lasciato la Spagna indietro di mezzo secolo rispetto al resto d'Europa...

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Tornati in centro per la cena, ovviamente ormai pienamente adattati agli orari andalusi, saranno state le 22.30, ci deliziamo il palato con le specialità tipiche ovvero il "gazpacho", il "lomo de cerdo" e l'immancabile "paella mixta"! Neanche a dirlo, l'atmosfera delle sere sivigliane è un tripudio di gente che popola locali, bar, dehòrs all'insegna del divertimento, come mi è capitato di vedere in poche altre città.

5° GIORNO:

Abbiamo ancora mezza giornata a disposizione per visitare la città, che comunque abbiamo già in parte visto nella giornata precedente: lasciati i bagagli in albergo, visitiamo il quartiere dell'Expo '92 di Siviglia ma è tutto sottosopra x lavori, così passiamo dalla sponda opposta del Guadalquivir e vediamo il quartiere Betis, ma non è niente di che. Propendiamo per un rientro in centro e visitiamo l'area più a nord del centro, con una lunga passeggiata per i vicoli: tra qualche acquisto, un paio di soste all'ombra e due chiacchiere si fa presto l'ora di pranzo e poi l'ora di raggiungere l'aeroporto. Alle 18 il volo Ryanair ci conduce precisi e puntuali a Pisa, da cui rientriamo a Genova.

Ma per quanto mi riguarda, con l'Andalusia non è un addio, ma solo un arrivederci! :)

Edited by denis_bellone - 30/6/2009, 23:52
 
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view post Posted on 1/7/2009, 05:39


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Che bell'itinerario :) Peccato solo che l'Alhambra non hai potuto visitarla all'interno. Come si fa per rientrare nel n. di visitatori? bisogna andarci al mattino presto o c'è una sorta di prenotazione? Oggi pomeriggio mi guarderò con calma le foto.
 
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view post Posted on 1/7/2009, 11:55

Denis Bellone

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Eh già mi sa che ci tornerò appositamente!! Da quanto ho capito si possono fare i biglietti il giorno prima per il giorno dopo, oppure presentarsi alle 8 alle biglietterie.

Ci sono turni abbastanza rigidi x le visite, cmq anke negli alberghi vendono i ticket x l'Alhambra oppure sul sito ufficiale.

Alcune zone sono visitabili addirittura solo in orari prestabiliti: per esempio se fai il biglietto per l'ingresso delle 8 del mattino, il Palazzo dei Nasridi lo puoi visitare dalle 10.30 alle 11 e solo ed esclusivamente in quella fascia oraria.

Bisogna organizzarsi per tempo. d'altronde nn li posso biasimare, è giusto gestire al meglio un patrimonio di quel tipo. Almeno si evitano inutili attese alla gente sotto il sole cocente (stile Musei Vaticani di Roma ad esempio!) essendo tutto così ben organizzato
 
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view post Posted on 1/7/2009, 14:33


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Questa è una di quelle cose utili da sapere :) Grazie!
 
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