Belgio e Lussemburgo

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view post Posted on 11/2/2010, 18:00

Denis Bellone

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INTRODUZIONE

Belgio e Lussemburgo, un regno l'uno e un granducato l'altro, sono due stati di ridotta dimensione (ridottissima per il secondo, esteso quanto la Provincia di Piacenza) ma di forte prestigio nel contesto della Comunità Europea, di cui sono stati membri fondatori. Non a caso nelle loro capitali, Bruxelles e Lussemburgo, hanno sede numerose e importanti istituzioni comunitarie. Sono anche paesi di consolidata affidabilità sia per quanto riguarda le conquiste civili sia gli assetti socio-economici, che hanno conservato i loro equilibri nella delicata fase di passaggio dalla preminenza dell'industria intensiva a quella del terziario avanzato.

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Il Belgio, nazione nella quale la tradizionale conflittualità tra fiamminchi e valloni appare ora latente ora palese, non ha tutt'oggi, nella percezione degli italiani, un'immagine turistica adeguata al suo patrimonio culturale e ambientale, che è viceversa di considerevole livello. E' una terra fra le più urbanizzate d'Europa ed è proprio nelle città che la storia e la creatività hanno depositato le più grandi espressioni di un'arte figurativa di prim'ordine. Basti pensare a Bruxelles, la capitale, che non pochi osservatori considerano ormai una metropoli più europea che belga, e ad Anversa, che è il secondo scalo portuale del continente. Città di moderna e funzionale efficienza, colpisce in entrambe la mirabile convivenza tra le cose dell'oggi e quelle del passato, in particolare la capacità di non estraniare dai ritmi della vita quotidiana i loro storici e bellissimi spazi pubblici, le stupende architetture dal gotico al barocco, gli stessi straordinari musei che concorrono a determinarne l'alto prestigio culturale. Ma si pensi anche a Brugge, con la sua avvincente impronta medievale, il visitatissimo Groeninge Museum e la gotica chiesa di Nostra Signora impreziosita da un capolavoro di Michelangelo; si pensi a Gent fitta di gioielli architettonici, a Tournai con la sua sfolgorante Cattedrale di intensa medievalità, alla piccola e deliziosa Damme. Va anche aggiunto, per sottolineare l'importanza storica e culturale del Belgio, che tra il 1998 e il 2000 ben otto suoi siti o manufatti (tra cui la spettacolare piazza centrale di Bruxelles, il centro storico di Brugge e la citata Cattedrale di Tournai) sono stati accolti dall'Unesco nel "Patrimonio dell'Umanità".

Anche il Lussemburgo non gode tra noi di una grande considerazione turistica e c'è pure qualcuno che si ostina a considerarlo tutt'al più un granducato un pò da operetta. E' sbagliato. Il paese con il più elevato PIL pro capite dell'Unione Europea ha richiami diversificati, che si esprimono per esempio nell'aspetto piacevolmente pittoresco della capitale, dove il Musée de l'Etat è di grande importanza storico-artistico-scientifica, mentre i vecchi quartieri con le fortificazioni fanno significativamente parte del "Patrimonio dell'Umanità" dell'UNESCO - e, per quanto attiene alle espressioni architettoniche, nella famosa basilica-abbazia di Echternach e nell'altrettanto famoso castello medievale di Vianden.

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GEOGRAFIA

Il Belgio confina a nord con i Paesi Bassi, a est con la Germania e con il Lussemburgo, a sud e sud-ovest con la Francia e a nord-ovest si affaccia sul Mar del Nord.

Situato al confine tra l'Europa germanofona e l'area linguistica e culturale romanza, il Belgio è diviso in tre regioni. A settentrione si trovano le Fiandre la cui popolazione di lingua fiamminga (una variante dell'olandese) comprende circa il 58% della popolazione totale; a sud la Vallonia, totalmente francofona, e che costituisce il 32% della popolazione complessiva nazionale. Nel mezzo è situata la regione della città di Bruxelles, Bruxelles-Capitale che è ufficialmente bilingue, sebbene sia prevalentemente francofona, e nella quale risiede il 10% della popolazione.

- Territorio
Il Belgio copre un'area di 30.510 km², pari a circa 1/10 di quella italiana, e la sua massima estensione (da Ostenda ad Arlon) è di soli 318 km.

Il paese può essere suddiviso in tre principali regioni fisiche: la piana costiera, situata a nord-ovest, la pianura centrale e la regione collinare delle Ardenne, che si estende a sud-est.

La fascia costiera, per un totale di 66 km di litorale, è bassa e sabbiosa, caratterizzata localmente da dune di sabbia e polder. I polder sono terreni vicini o sotto al livello del mare, che sono stati strappati al mare e vengono protetti da esso tramite dighe, o, più all'interno, campi che sono stati prosciugati dai canali.

Muovendosi verso l'entroterra si apre la regione delle pianure Centrali: si tratta di un'area che si innalza dolcemente, senza mai oltrepassare i 100m di altitudine, caratterizzata da fertili vallate, irrigata da molti corsi d'acqua e da canali artificiali. Localmente è possibile imbattersi in zone leggermente più aspre, ove si contano anche caverne e piccole gole. La regione delle Ardenne, che si estende essenzialmente a sud del sistema vallivo Sambre-Mosa, si presenta relativamente accidentata. In questo altopiano, roccioso e inadatto a un'agricoltura estensiva, caratterizzato da foreste a tratti anche fitte, la densità abitativa è molto più bassa rispetto alle aree settentrionali, il che ha permesso una migliore conservazione del territorio. L'altitudine massima si registra sulle colline delle Ardenne: è il Signal de Botrange, con soli 694 metri.

- Idrografia
Le continue precipitazioni e la diffusa impermeabilità dei terreni fanno sì che i fiumi belgi siano, in genere, molto ricchi di acque, ma quasi nessuno di essi svolge interamente il suo corso nel territorio del Paese.

Il medio e basso Belgio manda le sue acque alla Schelda, un tipico fiume di pianura, dalla scarsa pendenza e dal regime assai regolare. Benché abbia le sue origini in Francia e la foce nei Paesi Bassi, la Schelda è veramente il fiume belga per eccellenza, in quanto drena coi suoi affluenti quasi metà del territorio. A sud, la Mosa incide dapprima l'altopiano delle Ardenne, dando origine a valli incassate, ed entra quindi nel grande solco longitudinale percorso nel primo tratto dalla Sambre, l'unico importante tra i suoi affluenti di sinistra; da destra, invece, riceve diversi affluenti che scendono, con percorsi piuttosto brevi, dalle Ardenne.

I fiumi belgi sono quasi tutti navigabili e costituiscono di conseguenza importanti vie comunicazione; essi sono collegati tra loro da un articolato sistema di canali che si estende per una lunghezza complessiva di circa 1.600 km navigabili.

- Clima
Il Belgio gode di un clima che nel complesso può definirsi atlantico; ma sia perché il territorio si addentra alquanto nell'interno del continente, sia per la presenza dell'altopiano delle Ardenne, vi sono differenze sensibili in rapporto all'altitudine e alla distanza dal mare. Le temperature medie aumentano col procedere dall'interno verso la costa. La media delle temperature massime estive è di 25 °C, quella delle massime invernali è di 7,2 °C; i minimi e massimi annuali registrati nella storia sono: -30,1 °C e +37,8 °C.

Le precipitazioni sono ben distribuite tra i mesi dell'anno, ma solo sulla costa il regime è oceanico (con piogge in tutte le stagioni, con prevalenza in autunno), in quanto nell'interno del Paese si fa già sentire l'influenza dell'Europa continentale, con una maggiore incidenza delle precipitazioni estive.

Il regime dei venti mostra l'influenza dominante dell'Atlantico: in ogni stagione le masse d'aria oceaniche giungono sul Belgio portandovi una notevole umidità. Non sono rari tuttavia anche i venti orientali che, specie in primavera, possono provocare sugli altipiani giornate di cielo limpido, con freddo intenso. In linea di massima, il clima belga può essere considerato piuttosto simile a quello delle pianure dell'Italia Settentrionale.

VISITARE IL BELGIO

Per approfondire la conoscenza del paese vengono proposti 7 itinerari di visita che toccano tutte le peculiarità storico-artistico-naturali del Belgio.

1) Reims-Bruxelles (196 km)
L'itinerario, percorso normalmente dai turisti Italiani che dalla Francia raggiungono Bruxelles, si svolge in gran parte in territorio francese ed è molto unitario nei suoi aspetti paesaggistici e monumentali. Dopo i saliscendi della Champagne e della Thièrache, si percorre la zona carbonifera a cavallo del confine franco-belga e si raggiunge la città di Mons, ricca di monumenti. Da qui fino alla capitale non mancano motivi di richiamo: castelli, chiese, opere d'ingegneria; richiedono una sosta la chiesa di Soignies, la zona di Braine-le-Comte con il borgo di Ecaussinnes, e la Basilica di Halle, già in area fiamminga.

2) Lille-Kortrjik-Gent-Anversa-Bruxelles (175 km)
Questo itinerario, con partenza dalla città francese di Lille, porta il turista nel cuore della terra fiamminga, facendone conoscere, se non gli aspetti più tipici, certamente i più grandiosi, quelli che meglio testimoniano la ricchezza e lo splendore goduti nei secoli passati dalle Fiandre. Appena superato il confine con il Belgio si entra nell'area fiamminga. Da qui i motivi di richiamo sono continui e sempre di prim'ordine: Kortrijk, per la sua Chiesa; Gent, centro d'arte di valore, intersecata dagli innumerevoli bracci della Schelda; Sint-Niklaas, prezioso scenario della provincia fiamminga, Anversa, imponente come una capitale, carica di tesori d'arte e difesa dal maestoso corso della Schelda; e infine Bruxelles/Brussel

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3) Lille-Tournai-Bruxelles-Anversa (153 km)
E' uno dei percorsi classici che dalla Francia raggiunge i Paesi Bassi, attraversando il Belgio. L'itinerario permette di cogliere l'aspetto più caratteristico del Belgio, quello del bilinguismo, fenomeno che rende evidenti le due civiltà su cui si fonda la nazione belga: quella francese e quella fiamminga. Lungo il percorso entrambe le civiltà offrono notevolissime testimonianze: in territorio vallone (lingua francese) vanno visitati la cattedrale di Tournai e i castelli intorno ad Ath; in territorio fiammingo (lingua neerlandese), la basilica di Halle, la cattedrale di Mechelen e i grandi tesori d'arte di Anversa. Tra l'una e l'altra zona sta Bruxelles/Brussel, che partecipa di entrambe le civiltà, delle quali ha sempre costituito la cesura o la cerniera, a seconda degli avvenimenti.

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4) Lille-Tournai-Mons-Namur-Liegi (213 km)
E' una delle classiche "strade del carbone", che partendo dalla Francia corre per 213 km tra colline di scorie (i cosiddetti "terris"), torri di miniere e grandi impianti siderurgici e metallurgici. Tuttavia l'aspetto industriale predominante lungo l'intero percorso non deve ingannare il turista e indurlo ad attraversare velocemente le città toccate dall'itinerario; tra esse vi sono notevoli centri d'arte e pittoreschi abitati disseminati lungo il maestoso corso della Mosa, castelli e santuari raggiungibili con brevi deviazioni. Poco dopo l'inizio vi è Tournai, che possiede forse la più bella cattedrale del Belgio; più avanti, a pochi chilometri dalla strada principale, si trova il fastoso castello di Beloeil; Mons vanta una bella chiesa e notevoli musei; Namur, dominata dalla pittoresca cittadella, racchiude notevoli chiese barocche e tesori d'arte antica; Huy conserva un grazioso quartiere medievale; e infine Liegi è ricca tanto di industrie quanto di tesori d'arte.

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5) Bruxelles-Gent-Ostenda-Calais (213 km)
Un altro itinerario interamente fiammingo, anzi, l'itinerario che delle Fiandre presenta i più disparati e pregnanti aspetti, quello marinaro e quello artistico, penetrando per 213 km nel cuore della grande civiltà nata e sviluppatasi in queste terre. Il paesaggio può sembrare monotono, ma bisogna tenere presente che siamo su terra di "polder", cioè strappata al mare secoli or sono, e non si può allora non ammirare con quanto lavoro e costanza la gente fiamminga abbia trasformato terre salate in fertili campi, in rigogliose foreste. Dopo la capitale, la piccola Aalst porge al turista il primo saluto fiammingo; se entra quindi nel cuore delle Fiandre ove Gent e Brugge lasceranno nell'animo del turista un ricordo incancellabile, la prima per la grandiosità del suo impianto e per i tesori d'arte, la seconda per l'intricata trama dei suoi canali tra splendidi monumenti. Il litorale belga poco presenta di interessante, tranne il colossale cordone di dune che difende i campi dell'entroterra; Ostenda null'altro offre di notevole se non il suo porto.

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6) Bruxelles-Liegi-Aquisgrana (143 km)
L'itinerario porta il turista attraverso una Fiandra meno nota, dove non mancano tuttavia testimonianze d'arte, spesso autentici gioielli, e che riserva al visitatore parecchie sorprese. Poco dopo Bruxelles/Brussel, la città di Lovanio merita un'accurata visita; più avanti si impone la brevissima deviazione per Zoutleeuw, una piccola e intatta meraviglia d'arte; Sint-Truiden con la sua pittoresca piazza porge l'ultimo saluto fiammingo. Alle porte di Liegi si passa in territorio vallone e la città offre numerosi motivi d'interesse. Poco più di 40 km la separano da Aquisgrana, antica capitale del Sacro Romano Impero.

7) Anversa-Liegi-Aquisgrana (167 km)
L'itinerario attraversa per 167 km una regione poco frequentata dai turisti, ma che offre aspetti attraenti come pure piccoli gioielli d'arte; Lier, Aarschot, il santuario mariano di Scherpenheuvel, l'abbazia di Averbode, Diest, Hasselt e Tongeren sono belle testimonianze della grande civiltà fiamminga; mentre la città vallona di Liegi offre monumenti d'arte e importanti musei.

BRUXELLES
Bruxelles non è soltanto una grande città, è una capitale. Anzi: molti la considerano anche la capitale d'Europa, perché sede dell'Unione Europea e della NATO. L'antico centro di Bruxelles è stato recentemente riqualificato, i quartieri periferici rivalutati. Bruxelles è una città importante, ma a misura d'uomo, sicura, tranquilla e ricca di proposte culturali e di svago.
Il centro storico ruota intorno alla Grand Place, una delle piazze più famose d'Europa, definita da Jean Cocteau "il più ricco teatro del mondo".
E proprio dietro la Grand Place ("Grote Markt" in fiammingo), si trova l'Ilôt Sacré, un dedalo di viuzze animate 24 ore su 24, con botteghe di merletti, negozi di souvenir, ristoranti, bar e caffè tipici: una vera scoperta per chi svolta l'angolo di Rue des Bouchers...

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"Onirica" e "poetica" sono due aggettivi che ben definiscono Bruxelles.
Qui dappertutto si trovano le tracce dell'inaspettato e del bizzarro: i visitatori possono trascorrere ore, attraversando la città, a contare tutti i simboli alchemici e massonici che compaiono su molte facciate storiche del centro.

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Il genio surrealista di pittori famosi in tutto il mondo come Magritte e Delvaux nacque proprio qui e a loro sono dedicate alcune sale del Museo di Belle Arti - Sezione di Arte Moderna, assolutamente da non perdere per gli amanti della cultura.

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Oltre ai musei classici, a Bruxelles, ovviamente, si trovano musei dedicati ai temi più insoliti: c'è ad esempio il Museo della Chiave e del Merletto; oppure, presso il Museo della Città di Bruxelles, sono conservati tutti gli abiti confezionati negli anni per il Manneken Pis, il bambino irriverente, simbolo della città, che qualsiasi turista conosce. E poi l'Autoworld, il Museo del Cinema e quello del Fumetto.

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VISITARE IL LUSSEMBURGO

Per viaggiare alla scoperta di questo piccolo Stato nel cuore dell'Europa, propongo 2 itinerari di visita, in grado di esaurirne le peculiarità, soprattutto naturalistiche, di cui il Lussemburgo è ricco.

1) Metz-Lussemburgo-Aquisgrana (219 km)
E' uno degli itinerari paesaggisticamente più belli e interessanti, tutto tracciato nel cuore delle Ardenne, tra magnifiche selve, montagne e rocce dalle formazioni più strane, paesetti e cittadine incantevoli, e attraverso l'intero Granducato di Lussemburgo, uno degli angoli più suggestivi d'Europa. Superata la breve fascia industriale a cavallo del confine franco-lussemburghese, la capitale granducale offre al visitatore il grandioso spettacolo dei suoi bastioni di roccia, le sue graziose stradine, il suo ricco Museo. Poi domina il pittoresco: sia nel Lussemburgo, sia nel Belgio, un seguito di valli e di borghi che sembrano usciti dalla fantasia di un favolista. L'ultima suggestione è data dal desolato altopiano delle Hautes Fagnes, stagni e brughiere battute dal vento, a 600 metri d'altitudine lungo il confine con la Germania. Scesi a Eupen si è ormai in terra germanica; solo qualche km ancora separa questa cittadina dalla frontiera, a ridosso della quale è Aquisgrana.

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2) Lussemburgo-Arlon-Namur-Bruxelles (216 km)
L'itinerario, di preminente interesse paesaggistico, si svolge in massima parte lungo i contrafforti occidentali delle Ardenne. Le alture non sono qui così pittoresche come nel Lussemburgo, ma il loro manto forestale è altrettanto rigoglioso, anche se nella parte meridionale il Belgio ancora rivela le gravissime distruzioni riportate nel 2° conflitto mondiale. Le selve si infittiscono dopo Bastogne, rinserrano il gioiello architettonico del Santuario di St-Hubert e accompagnano la lenta discesa verso la valle della Mosa, dove si trova Namur, città in bella posizione e ricca di tesori. Superato l'ultimo tratto di terra vallone, in un paesaggio abbastanza monotono, ed entrati in territorio fiammingo, si attraversa la fascia boschiva che cinge a sud-est la capitale del Belgio.

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INFORMAZIONI PRATICHE

Il Belgio (e anche il Lussemburgo) è comodamente raggiungibile con tutti i mezzi di trasporto. Si può infatti optare per un (lungo) viaggio in auto, magari dal Nord-Italia oppure in treno e infine in aereo. Bruxelles è l'aeroporto principale del paese anche se le compagnie low-cost come Ryanair hanno fatto incrementare notevolmente il n° passeggeri da/per gli aeroporti di Charleroi (ormai rinominato "Bruxelles-Sud") e i vicini aeroporti di Lille (Francia) e Frankfurt Hahn (Germania).
Date le ridotte distanze e l'ottima rete di viabilità, l'auto resta il mezzo migliore per visitare il paese (le autostrade sono gratuite). Ma anche i treni sono ottimi nel paese, sia per i collegamenti interni che per quelli con i paesi vicini (soprattutto sulla direttrice Parigi-Lille-Bruxelles)

Edited by denis_bellone - 11/2/2010, 18:28
 
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