Articoli vincitori del "Best Post of TopQuality""

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view post Posted on 10/5/2010, 15:57


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Vincitori del Concorso
Best Post of TopQuality





image Primo posto: "Gli editori di sé stessi" di Axum per SGF Stargate Forum
image Secondo posto: "Un'altra Ultima Cena?" di Michele Rossi per Voyager Forum & FanClub
image Terzo posto: "Il giusto prezzo dell'ISBN" di .:: Tj ::. per Autori Esordienti Forum

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view post Posted on 10/5/2010, 16:13


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1° posto

Gli editori di sé stessi
di Axum



La televisione dona gioie e dolori quotidiani. L’informazione in forma di cronaca, la pubblicità e la politica prendono una fetta considerevole. Appresso abbiamo l’intrattenimento, la rivista e le fiction. Il popolo del Web dava origine, tempo fa, ai primi bagliori della libera espressione attraverso i blog. Avvenne così il benvenuto distacco dagli antichi legami che pretendevano il filtraggio di qualsiasi testo che concretizzasse un cosiddetto “articolo pubblicabile”. Dapprima gli editori tentavano di condizionare il pensiero e l’espressione propria dello scrivente. Non di meno, chiunque non appartenesse ad un albo professionale, era costretto a riporre il pensiero nel buio di un cassetto oppure in un file destinato all’oblio.

Un bel giorno, al risveglio, abbiamo scoperto che “Mario Rossi” aveva scritto nel suo blog la storia della sua vita. Mario ne sentiva la necessità; non gli importava cosa avrebbero detto i lettori. La sua era una sorta di ribellione a quel buio in cui il suo pensiero era relegato. Il signor Rossi non avrebbe mai potuto esprimerlo di getto e non avrebbe avuto alcuna possibilità per una pubblicazione immediata. Avvenne una sorta di salto in lungo: lo scavalcamento della sabbia che sta tra chi scrive e chi ne decide la pubblicazione. Mario, ancor oggi non è un letterato né un bravo conoscitore della lingua italiana, tuttavia quel giorno la sua voce giunse a molte persone in pochi attimi. Non commise errori in fatto di leggi ed espresse il suo diritto alla libertà di comunicare i sentimenti e gli avvenimenti del suo mondo.

C’è chi pensa che la macchina Internet sorregga una rete fatta di umana astrazione e di filmati indecenti. In parte pensa bene ma non sa che nel Web nascono talenti ogni giorno. Nascono perché le persone possono esprimere l’arte che nessun editore ufficiale prenderebbe in considerazione. L’artista disdegna i compromessi e si nutre di pubblico. Quale pianeta migliore di Internet, la macchina che dà origine al Web, per chi non cerca compensi bensì un po’ di umano apprezzamento?

È forse il pianeta degli artisti? Noi pensiamo di no. Tuttavia è il pianeta in cui la libertà non è anarchia né sopraffazione; non ci sono dipendenti né detentori di potere. Allora è forse il pianeta delle meraviglie? Risponderemmo ancora: no. È un mondo parallelo in cui possiamo esprimerci in piena libertà, sia che strimpelliamo uno strumento, sia che scribacchiamo con fatica, e sia che dipingiamo alla stregua dei bimbi della scuola primaria. Non facciamo altro che proiettare il nostro mondo all’esterno, a persone di cui non conosciamo nemmeno l’identità. Nel profondo dell’anima di un artista c’è un solo desiderio: esprimersi.

Le fan fiction sono diventate un luogo mentale in cui esercitiamo la libertà di narrazione. Possiamo scrivere male, possiamo farlo bene ma… possiamo. A sudor finito, mostriamo i lavori a centinaia di persone in un solo attimo. I lettori ci faranno quel che desiderano; potranno osannarci oppure consigliarci l’ippica come sport principale. Lo scrittore non perderà né vincerà, ma avrà esaudito il suo grande desiderio: mostrare il proprio pensiero, la propria visione, a chiunque ne venga a contatto.

La fan fiction è un connubio lungimirante del racconto commisto alla sceneggiatura. Ne siamo figli naturali poiché siamo nati alla luce di un televisore, a volte letteralmente, se pensiamo ai monitor video di una sala parto. La fan fiction lascia emergere il talento innato in quelle persone che adorano la lettura come la scrittura.

Sebbene ogni disciplina abbia le sue regole precise e ineludibili, lo scrittore di fan fiction si sforza, giorno dopo giorno, al miglioramento della tecnica. Impara, attraverso le critiche indiscriminate, i luoghi in cui dovrà acquisire la scorrevolezza, quelli in cui le parole dovranno trasformarsi in immagini, e il “come” catturare il lettore. Dunque non ci sono soltanto i cacciatori di talento; esistono talenti che catturano il pubblico in piena libertà d’azione. Così come avveniva un paio di secoli addietro, lo scrittore di fan fiction accetta gli allori, così come i pomodori. Lo fa perché è un duro, una persona tenace, che tiene al successo e sostiene le proprie capacità artistiche.

Per costruire il tessuto di una fan fiction occorrono pochi strumenti: una persona motivata, immaginazione, scrittura scorrevole e conoscenza profonda dei personaggi in cui chi scrive s’incarna. Perché negarsi la tentazione di provare?
 
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view post Posted on 10/5/2010, 16:30


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2° posto

Un'altra Ultima cena?
di Michele Rossi




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view post Posted on 10/5/2010, 16:48


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3° posto

Il giusto prezzo dell'ISBN
di .:: Tj ::.




Visto che in giro per la rete ci sono un sacco di print on demand, stampatori e sedicenti editori che spesso chiedono fior di soldi per farvi il “servizio” di stampare il vostro libro, faccio questo post per dare alcune informazioni in merito al deposito legale e all’ottenimento di ISBN.

L’ISBN (International Standard Book Number) - su cui potete trovare tutte le informazioni nel sito ufficiale: www.isbn.it - Non è altro che un codice che viene attribuito a ogni edizione di un libro (badate a tutta la tiratura e non alla singola copia, nel senso che se l’editore stampa 1000 copie esiste un unico ISBN che viene apposto su ogni copia sopra al codice a barre ad esso associato). Lo scopo di questo codice è quello di catalogare il libro appartenente a una specifica edizione e di renderlo immediatamente identificabile a livello internazionale.

L’ISBN va apposto su tutti i libri e quei prodotti creati per essere fruiti come libri, quindi anche gli ebook, e può essere apposto solo da Case Editrici o enti che svolgono attività editoriali.
Quindi se voi volete postare il vostro ebook sul web, non essendo editori, non dovete mettere l’ISBN ma in teoria non si potrebbe neppure vendere un libro che non abbia un ISBN.

Non sto a specificare come si arriva ad assegnare le 13 cifre e bla bla perché sono tutte informazioni che potete reperire immediatamente sul sito ufficiale, voglio invece entrare nel merito di quanto costa effettivamente un ISBN e quanto costa a un editore/stampatore creare un’edizione commerciale.
Gli ISBN vengono acquistati dagli editori a blocchi di minimo 25 con un costo di 2,50 € + IVA a codice
(ribadisco di nuovo: con 25 ISBN si stampano 25 edizioni di 25 libri diversi) quindi il calcolo è facile, l’ISBN per stampare una tiratura qualsiasi costa semplicemente 3,00 €.
Oltre all’ISBN l’editore ha anche l’obbligo di depositare un certo numero di copie del libro stampato come previsto dalla legge:
- 1 copia alla Biblioteca nazionale centrale di Roma
- 1 copia alla Biblioteca nazionale centrale di Firenze
- 1 copia alla biblioteca responsabile nella regione di appartenenza dell’editore
Quindi un totale di 3 copie a fondo perduto.

Ora proviamo a fare due conti.
All’editore / stampatore, ogni copia del libro avrà un costo che varia dai 4 ai 10 euro (ma sono stata molto abbondante, all’ingrosso costa tutto di meno) a sceonda del numero di pagine, quindi prendiamo i due casi:
- 4 euro x 3 copie = 12 euro + 3 euro (ISBN) = 15 euro
- 10 euro x 3 copie = 30 euro + 3 euro (ISBN) = 33 euro
Ciò vuol dire che queste sono le cifre che andranno a fondo perduto quando si stampa un libro (perché per il resto della tiratura i costi di stampa saranno recuperati semplicemente vendendo le copie).

Ci sono invece in giro per la rete degli stampatori, print on demand e perfino alcuni editori CIALTRONI che arrivano a chiedere all’autore dai 50 euro in su per pagare l’ISBN (anche 180 euro se non di più).
Ora spero che vi renderete conto di quanto questa richiesta di soldi sia esagerata perché tante volte magari vi ritrovate a ordinare, che ne so, 10 copie, pagandole dai 50 ai 100 euro (su cui già lo stampatore ha il suo margine di guadagno) e poi dover aggiungere un altro centone per l’ISBN… soldi che, tolti gli adempimenti legali, vanno tutti in tasca allo stampatore senza aver fatto nulla.
Quindi riflettete gente e valutate bene prima di firmare un contratto che vi chiede esborsi monetari, e qui non si parla solo di editoria a pagamento, ma anche di semplice print on demand che non ha neppure la pretesa di illudervi con una finta distribuzione e con finte lusinghe.
 
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3 replies since 10/5/2010, 15:57   74 views
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