| Storia e Architettura
Storia Secondo la leggenda, a fondare Barcino fu il cartaginese Amilcare Barca, padre di Annibale. In realtà l'esistenza di una Barcellona punica non si è mai potuta provare, così come sembra non avere molto più fondamento la nascita e lo sviluppo di un insediamento greco nelle immediate vicinanze della città. È probabile che i primi abitatori di Barcino fossero delle genti di origine ibera. Successivamente i Romani riorganizzarono la città come un castrum (un campo militare fortificato), situato a Mons Taber, una collina dove oggi sorgono da una parte il municipio e dall'altra la sede della Generalitat de Catalunya (Plaça de Sant Jaume). La città fu battezzata dai Romani con il nome di Colonia Iulia Augusta Faventia Paterna Barcino. L'organizzazione antica delle strade è ancora visibile nelle cartine del centro storico e dalle mura romane rimaste in piedi. La città fu poi conquistata dai Visigoti nel V secolo, dai Mori nel VIII secolo, dai Franchi nell'anno 801. Questi ultimi ne fecero la capitale del contado di Barcellona. Fu poi saccheggiata dal hajib omayyade Almanzor nel 985. A partire dal X secolo Barcellona visse un lungo periodo di prosperità che continuò anche quando, nel 1137, per un gioco di alleanze, si unì al regno di Aragona, diventandone il centro più rappresentativo. La città divenne uno dei maggiori porti del Mar Mediterraneo (i suo mercanti e armatori rivaleggiavano con i genovesi); il centro si arricchì di sontuosi edifici gotici e, tra il XIII e il XIV secolo, due nuove cinte murarie ne fortificarono il cuore medievale. Nel XIV secolo, la città entrò in un periodo di decadenza che si protrasse nei secoli successivi. L'unione con il regno di Castiglia, iniziata con il matrimonio tra Ferdinando II di Aragona eIsabella di Castiglia nel tardo '400, segnò il termine dell'indipendenza della Catalogna. L'industrializzazione dell''800 è proseguita in tutto il '900 risollevando l'economia, e la città tornò a essere un importante centro commerciale, politico e culturale. Testimoni ne sono le due Esposizioni Universali organizzate nel 1888 e nel 1929. Nella seconda metà del XIX secolo il progetto di abbattere le antiche mura medievali fece spazio a l'Estensione (in catalanoEixample) che allargò i confini della città fino a inglobare i paesini della vicina periferia. Fu il caso di Gràcia, Sarrià, Horta, Sant Gervasi de Cassoles, Les Corts, Sants, Sant Andreu de Palomar e Sant Martí de Provençals. Durante la Guerra Civile Barcellona si schierò dalla parte della Repubblica. Durante la guerra, la città fu bombardata in diverse occasioni principalmente dall'Aviazione Legionaria italiana, ma anche dalla Legione Condor, nazista, al servizio del generale Franco. Ci furono 385 bombardamenti, i quali causarono 2750 morti. La città fu occupata il 26 gennaio 1939 dall'Esercito franchista. Il regime abolì le istituzioni politiche autonome e l'uso della lingua catalana. Durante i 36 anni della dittatura, Barcellona si vide nuovamente in un periodo di decadenza sociale e culturale. La forte immigrazione (essenzialmente dal sud della Spagna) iniettò nel substrato cittadino un gran numero di abitanti di lingua spagnola, riducendo l'impatto del catalano. Alla fine degli anni settanta, il ritorno della democrazia portò anche un recupero dell'identità politico-culturale catalana. Barcellona iniziò un nuovo sviluppo culturale e urbanistico che l'ha trasformata nella moderna metropoli del presente. I Giochi Olimpici, organizzati nel 1992, contribuirono molto allo sviluppo della capitale catalana. Negli anni che vanno dalla designazione olimpica nel 1986 al 1992, Barcellona si trasformò radicalmente, rinnovandosi, ampliandosi e promuovendo la sua immagine ovunque nel mondo.
Architettura La città ha una lunga e ricca storia architettonica, iniziando dagli antichi resti dell'accampamento romano al quale seguì la fondazione di Barcellona, del quale però restano solo alcuni resti archeologici o frammenti dispersi, come: le colonne del tempio di Augusto che si conservano dentro all'edificio del Centro Excursionista de Cataluña, i resti di Barcino nel sottosuolo della città (integrati dentro il Museo di Storia di Barcellona) o le antiche mura. Inoltre si conservano anche testimonianze dell'architettura romanica, come la chiesa di San Pau del Camp o la cappella de Marcus Del periodo medievale si conservano numerosi edifici alcuni dei quali molti importanti, specialmente le opere gotiche che proliferano nel centro storico soprattutto nel Barri Gòtic, la Catedral de Santa Eulalia, la Chiesa di Santa María del Mar, caretterizzata dalla sua austerità e armonia nelle dimensioni che la rendono una delle opere più rilevanti del gotico catalano, o anche il Drassanes uno dei pochi esempi di cantiere navale gotico ancora esistente in europa. Sempre di epoca medievale gli edifici come il salón del Tinell, il Palacio del Lloctinent o il Palacio de la Generalidad de Cataluña. Risaltano anche i palazzi di importanti e ricche famiglie della città costruite attorno ad un cortile come quello che attualmente ospita il museo Picasso. Dopo un periodo poco rilevante architettonicamente in città, dovuto al fatto che le mura impedivano uno sviluppo della città, e anche per la penuria economica in cui versava la città a seguito della guerra di successione, si riuscirono a realizzare alcune opere importanti grazie ai terreni ottenuti dalla chiesa mediante la Desamortización di Mendizábal. Questi terreni permisero la costruzione della Plaça Reial, e la notabile costruzione in acciaio del mercato della Boqueria. Anni dopo un nuovo movimento architettonico prese forza a Barcellona, grazie anche ad un momento di grande ricchezza ed espansione della città oltre le mura, il Modernismo. Barcellona è conosciuta come capitale del modernismo, per la grande quantità e qualità delle opere architettoniche che conserva, gioielli come l'Hospital de la Santa Creu i Sant Pau o il Palau de la Música Catalana di Lluís Domènech y Montaner, o il Palau Macaya di Josep Puig i Cadafalch, ma senza dubbio l'architetto modernista più conosciuto è Antoni Gaudí, la sua opera più importante che attrae ogni anno milioni di visitatori da tutto il mondo è la Sagrada Familia, che Gaudì ha lasciato incompiuto e che ancora oggi è in costruzione grazie alle donazione di privati e dei visitatori, è previsto che la sua costruzione termini verso il 2020. Altre opere di Gaudì sono il Parc Güell, la Casa Milà, conosciuta anche come La Pedrera, e laCasa Batlló. La città possiede anche numerosi esempi di architettura contemporanea. Spicca sicuramente il Padiglione tedesco di Ludwig Mies van der Rohe, costruito per l'Expo 1929 o la Fundació Joan Miró dell'architetto catalano Josep Lluís Sert. Dopo la guerra civile, la città rimase sotto il controllo del regime franchista che bloccò ogni tipo di movimento popolare, movimenti che erano stati alla base delle opere più importanti di Barcellona. Fu solo anni dopo la restaurazione della democrazia, grazie ai Giochi Olimpici del 1992 che la città rivisse una tappa di grande trasformazione che diede origine a opere come il Palau Sant Jordi diArata Isozaki, la Torre de Collserola di Norman Foster e la Torre de telecomunicaciones de Montjuïc di Santiago Calatrava. Prima dei Giochi si ristrutturò anche l'Aeroporto di Barcellona su progetto di Ricardo Bofill. Nella tappa "post-olimpica" la città ha continuato uno sviluppo architettonico notevole, costruendo edifici come il MACBA di Richard Meier, la Torre Agbar di Jean Nouvel, e i progetti di una nuova stazione ferroviaria la Sagrera, e la Torre del Triángulo Ferroviario di Frank Gehry. Altri progetti, come l'edeificio del Forum di Jacques Herzog e Pierre de Meuron sono stati sviluppati in occasione del Forum Universale delle Culture. Nel 1999 la città di Barcellona fu premiata dalla RIBA ("Royal Institute of British Architects") con la "Royal Gold Medal", un premio solitamente attribuito ad architetti per l'insieme delle proprie opere e che per prima ed unica volta fu attribuito ad una città e non ad un architetto individuale.
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