Ciudad Real
La mia avventura andalusa inizia in un piccolo borgo a 200 km a sud di Madrid, Ciudad Real.
L’arrivo è surreale: un aeroporto di una sola pista si staglia in mezzo ad una terra brulla e deserta.
Sceso dall’aereo lo spettacolo è degno del miglior Overlook di Shining: c’è un solo aereo, il mio e una piccola folla di passeggeri ( circa una trentina sul mio volo). Così come la pista, così è l’interno, deserto. Pochissimi negozi, tutti chiusi. Nessuna voce che annuncia voli, nessun passeggero in ritardo che si trascina il trolley.
Una volta uscito, non ci si poteva sbagliare, c’era un solo bus ad aspettarmi. Altro viaggio in solitaria, che in 15 min mi porta al centro del paese.
Dopo qualche peripezia riesco ad arrivare in albergo, che dato il carattere avventuroso e don chischiottesco del mio viaggio, non avevo prenotato.
Per 18 € mi sistemo in una piccola ma carinissima stanza con bagno incluso e colazione.
Una doccia veloce e dritto nel bar sotto l’albergo per mangiare qualcosa: per 4€ ho preso 2 sprite e due super sflilatini con salsiccia uno e con calamari l’altro.
Altra cosa che subito mi colpisce è che nel locali si può fumare!!!
La città fu fondato intorno al 1200 e i resti delle fortificazioni e delle torri sono ancora visibili in vari puntio della città.
(Porta di Toledo)
Fu sede del Tribunale dell’Inquisizione e della Reale Cancelleria ai tempi dei Re Cattolici.
C'è da dire che fu paese del Chisciotte e che la sua presenza si trova in ogni angolo di strada o piazza.
la Chiesa di Santiago
Mentre questa è la Cattedrale Nuestra Señora del Prado
Alle 11 si parte, destinazione Cordoba
