Da circa una settimana sono rientrato da uno splendido tour di 7 giorni nelle Canarie, durante il quale ho avuto il piacere di scoprire altre 3 isole di questo speciale arcipelago (Tenerife e La Gomera le avevo già visitate).
Le Canarie rappresentano per me un luogo particolare: ho avuto la fortuna di viverci per un pò di tempo (a Tenerife) e non posso negare che sia stato uno dei periodi più belli della mia vita. Talmente bello che, un anno dopo il mio rientro in Italia, ho deciso di dedicare una settimana a Tenerife (in agosto, giusto per "curare" la nostalgia) ed una alle isole più orientali, Gran Canaria-Fuerteventura-Lanzarote, che ora vi racconterò!
1° G. : GRAN CANARIAPartiamo come al solito da Genova diretti a Bergamo, dove ci attende un volo diretto Ryanair per Gran Canaria. Atterriamo dopo circa 4h di volo, il tempo non è dei migliori ma alla variabilità meteo delle Canarie in generale ormai ci sono abituato. L'aeroporto di Gran Canaria mi è sembrato più grande rispetto a quelli di Tenerife, e soprattutto più internazionale ossia non solo per turisti in cerca di sole, spiaggia e divertimenti.
Prendiamo un'auto a noleggio e ci dirigiamo nella parte meridionale dell'isola: Gran Canaria ha una forma tondeggiante, e l'autostrada ne fa quasi interamente il periplo. Dopo circa 60 km arriviamo a Puerto Rico, poco oltre la zona di Maspalomas-Playa del Ingles, il vero fulcro turistico dell'isola. Ci sistemiamo presso l'Hotel Riosol, una buona struttura con vista molto panoramica.
Gran Canaria come purtroppo anche Tenerife e, in parte, Fuerteventura, è stata vittima di un'escalation urbanistica senza scrupoli a testimonianza di un'epoca turistica che non c'è più: attualmente il risultato è tante costruzioni vuote, fallimenti, case in mano alle banche e interi complessi lasciati a metà.
Non fa eccezione la località dove ci troviamo, Puerto Rico, dove ci dicono addirittura che lì non esisteva nulla fino a pochi decenni fa: è stato tutto costruito in seguito al boom turistico. Infatti la sensazione è un pò quella di essere in una luogo senz'anima.
La sera stessa di arrivo pertanto ci spostiamo nella vicina Puerto de Mogàn: località carina e piacevole, è un antico borgo di pescatori soprannominato anche la "Venezia delle Canarie" per via dei numerosi canali che la attraversano.
2° GIORNO: GRAN CANARIASeconda e ultima giornata a Gran Canaria, decidiamo di visitare la capitale Las Palmas. Città moderna, unica vera metropoli dell'arcipelago (Santa Cruz de Tenerife è decisamente più piccola) non mi ha impressionato particolarmente proprio come il capoluogo di Tenerife. Ha un bel "paseo maritimo" che costeggia l'immensa Playa de las Canteras, uno spiaggione cittadino veramente notevole, ma per il resto poco altro degno di nota a mio parere.
Nel pomeriggio ci riportiamo nel sud dell'isola, andiamo a Maspalomas, la località turistica più famosa dell'isola: sembra una copia di Playa de las Americas, località del sud di Tenerife. Anche qui infatti il territorio è piegato del tutto al turista: si trovano praticamente solo locali, ristoranti, bar e negozi di souvenir. Per fortuna che ci sono le dune di Maspalomas, motivo della nostra visita: un ambiente desertico che arriva praticamente in mare, sull'immensa spiaggia di Maspalomas. L'impatto è notevole, dato anche dalle dimensioni e dall'estensione delle dune: avevo visto un fenomeno simile solo in Lituania (Neringa). Così come la spiaggia è molto bella, peccato che il cielo fosse nuvolo, di sicuro col sereno tutto avrebbe acquisito ulteriore valore.
3° GIORNO: GRAN CANARIA-FUERTEVENTURALasciamo Gran Canaria molto presto in mattinata perchè alle 8:30 abbiamo la nave per Fuerteventura: ad esser sinceri Gran Canaria non mi ha impressionato più di tanto, paesaggio molto brullo (a tratti desertico) e poche attrattive particolari. Sembra molto destinazione da catalogo e da "All Inclusive", anche se non ho visto l'interno e la parte più settentrionale (ma non è che le guide segnalassero chissà quali luoghi d'interesse...). Di sicuro è stato bellissimo il tramonto che ci ha regalato Puerto Rico l'ultima sera.
Dopo circa 2h di navigazione arriviamo a Fuerteventura e sbarchiamo a Morro Jable, nella punta meridionale dell'isola: il tempo è stupendo, fa molto caldo e l'impressione già appena arrivati è molto positiva. Ci fermiamo subito nella spiaggia di El Matorral, una delle più conosciute nella Penisola di Jandìa, così si chiama la parte meridionale di Fuerteventura. E' una zona ancora abbastanza selvaggia, ci sono spiagge stupende, alcune molto frequentate (come nel caso del Matorral, dove siamo andati noi, frequentata peraltro anche da nudisti!) ed altre meno.
Fuerteventura è l'isola del mare e delle spiagge: non troverete altri spunti di interesse ma vi assicuro che per quanto riguarda mare e spiagge davvero non teme confronti!
Dopo un paio d'ore in spiaggia, ci incamminiamo verso nord: abbiamo prenotato esattamente all'estremità opposta dell'isola, nella località di Corralejo e ci mettiamo circa 2h per arrivarci (Fuerteventura è molto estesa in lunghezza e non ha autostrade). Nel mentre ci fermiamo ad ammirare alcune spiagge stupende nella zona di Costa Calma: le colorazioni dell'acqua variano dal turchese al cristallino al blu intenso, il tutto contornato da sabbia bianchissima. Uno spettacolo alla vista!
Arriviamo a Corralejo e scopriamo in essa una località veramente piacevole: a parte il mare a dir poco stupendo (anche in pieno centro cittadino), Corralejo ha un'atmosfera sì turistica ma anche una propria connotazione. E' stata invasa da noi italiani: ristoranti, negozi, alberghi e moltissime altre attività sono gestite da nostri connazionali!
4° GIORNO: FUERTEVENTURADedichiamo la giornata al relax in spiaggia. Appena fuori l'abitato di Corralejo inizia un'area denominata Riserva Naturale Dune di Corralejo: dune di sabbia bianchissima a perdita d'occhio, nessuna costruzione intorno, e spiagge da favola.
Nel pomeriggio andiamo a vedere un pò la costa occidentale di Fuerteventura: abbiamo letto di spiagge molto belle anche lì ed effettivamente non si può negare, benchè personalmente abbia preferito la costa orientale, più riparata.
5° GIORNO: FUERTEVENTURA-LANZAROTENell'ultima mezza giornata a Fuerteventura decidiamo di non fare l'escursione alla prospiciente Isla de Lobos, un'isolotto a poche miglia dalla costa, che avevamo inizialmente programmato: restiamo a Corralejo, tra la spiaggia e il centro cittadino ed aspettiamo il pomeriggio per l'imbarco sul ferry che in 20' ci porta a Lanzarote.
Lasciamo Fuerteventura estremamente soddisfatti: come dicevo in apertura, è un'isola da scegliere se si cerca solo mare e spiagge, altre attrattive non ce ne sono, però la relativa vicinanza all'Europa e i costi contenuti della vita possono farla diventare una validissima alternativa a mete più esotiche.
Lanzarote invece è un piccolo mondo a sè: non ha le spiagge di Fuerteventura (pur avendone alcune bellissime) però ha sicuramente una varietà di paesaggi che le altre isole non hanno. Noi abbiamo alloggiato a Puerto del Carmen, località iper-turistica che obbiettivamente posso consigliare solo come base per gli spostamenti.
6° GIORNO: LANZAROTEAvendo poco tempo a disposizione, decidiamo di concentrare la nostra visita nella parte centro meridionale dell'isola: se siete amanti del mare non mancate la zona di Playa Blanca, punta estrema a sud. Ci sono circa 7-8 spiagge una più bella dell'altra, anche se la mia preferenza va alla scenografica Playa Papagajo.
Bellissimo il tramonto che abbiamo ammirato dal Faro Pechiguera, poco fuori Playa Blanca, luogo dove poi la strada finisce e ti lascia di fronte solo l'immensità del mare e della natura.
7° GIORNO: LANZAROTE-ITALIAL'ultimo giorno, considerando che il volo di rientro lo abbiamo alle 18, lo dedichiamo in parte nuovamente a Playa Papagajo: troppo bella per non tornarci almeno ancora un'altra volta! Nel pomeriggio poi ci spostiamo ad Arrecife, la capitale dell'isola, dove si trova l'aeroporto.
Il viaggio termina dunque a Lanzarote, un'isola molto bella e che può essere definita come un piccolo concentrato di ciò che l'intero arcipelago canario può offrire. Noi non abbiamo visitato il Parco Nazionale di Timanfaya, area vulcanica protetta, in quanto tutti e 3 i partecipanti al viaggio eravamo già stati sul Teide a Tenerife e abbiamo ritenuto che ci saremmo ritrovati di fronte ad un paesaggio probabilmente simile. Però è sicuramente un'attrattiva interessante dell'isola: isola dove turismo e rispetto per l'ambiente sembrano convivere più armoniosamente rispetto alle altre isole dell'arcipelago (grazie anche all'incessante opera di Cesar Manrique, personalità di spicco di Lanzarote, che ne ha segnato positivamente lo sviluppo turistico per evitare gli scempi fatti in altre isole vicine)
Edited by denis_bellone - 16/10/2013, 22:44
