Il tempio egizioDa Wikipedia, l'enciclopedia libera.Nell'antico Egitto il tempio era considerato la "casa del dio", il luogo in cui erano celebrate le feste e da cui partivano le celebrazioni in suo onore.
La struttura architettonica del tempio riflette la cosmogonia egizia, ed il tempio stesso, indipendentemente dalla divinità ospitata, rappresenta la metafora dell'origine del mondo.
Il percorso templare si sviluppa così "a cannocchiale" (o ad imbuto), con ciò intendendo che il soffitto si abbassa gradualmente mano a mano che ci si addentra verso il fondo del tempio mentre, contemporaneamente, il pavimento si innalza (mediante gradini o percorsi in salita) tanto che, dall'imponenza del "Pilone" di ingresso, si giunge alla cella della divinità spesso poco più alta di un uomo. Si assiste, inoltre al passaggio progressivo dalla luce della Corte Colonnata alla penombra della Sala Ipostila, al buio totale del Naos, la cella, che ospita la statua del Dio.
Il modello canonico del tempio egizio, ben individuabile nel tempio di Khonsu che si trova nel recinto del tempio di Amon a Karnak, presenta la seguente tipologia:
* Autore: Hotepibre (Giuseppe);
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In particolare, è licenziata in base alla Attribution-ShareAlike License 2.5, colloquialmente nota come "cc-by-sa". a. il Pilone: normalmente preceduto da un viale di sfingi (il dromos), è costituito da due muraglioni rastremati verso l'alto che rappresentano le lontane montagne tra cui il sole nasce e muore. La facciata è sempre decorata con scene del Re che uccide il nemico, a simboleggiare la vittoria del bene sul male, dell'ordine sul disordine, della verità sull'ingiustizia;
b. il Peristilio, o Corte Colonnata: a cielo aperto; si tratta di un'area semi-pubblica in cui possono accedere i fedeli, ed è decorato con scene del Re vittorioso. Mano a mano che ci si inoltra nel complesso templare la figura del sovrano si va sacralizzando, fino al naos in cui verrà rappresentato nell'atto di offrire cibo al Dio o di ricevere, da questi, doni;
c. la Sala Ipostila: normalmente dotata di un numero di colonne multiplo di 3 o 4, rappresenta la palude primordiale da cui emergerà il monticello primigenio; le colonne simboleggiano una fitta foresta in cui la luce a stento può pentrare, tra il fogliame, così come difficilmente la luce penetra nella sala dalle finestre a feritoia aperte in alto. Il soffitto è generalemnte dipinto di stelle o simboli di divinità;
d. il Vestibolo: (o aditon) in cui si preparavano le operazioni di culto della divinità;
e. la Cella: (o Naos), il "sancta sanctorum" che contiene la statua del Dio a cui può accedere solo il Re e, in sua vece, il Sommo Sacerdote non in quanto tale, ma esclusivamente quale sostituto del sovrano.
f. alcune Cappelle laterali: che ospitano divinità minori o sono utilizzate come magazzini.
Le pareti del tempio erano decorate con dipinti e geroglifici in onore del Dio e del Faraone che lo aveva edificato.
Esempi di templi egizi:
* Abu Simbel
* Edfu
* Kom Ombo
* Karnak
* Tempio di Luxor